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Martedì, 30 Aprile 2024
Il dibattito dopo la sospensione / Porto Cesareo

Piano Porsche “congelato”. La sindaca: “Pit-stop procedurale, opere per noi fondamentali”

Il primo cittadino di Porto Cesareo, Silvia Tarantino, confida in una revisione del progetto in senso migliorativo per consentire la realizzazione delle opere di pubblica utilità e la fruizione di spazi verdi oggi impraticabili. Appello di Confcommercio e Federalberghi

PORTO CESAREO - I rilievi della Commissione europea hanno indotto la Regione Puglia a sospendere gli effetti dell’accordo quadro sul piano di sviluppo industriale di Porsche Engineering che interessa la pista di collaudo del Nardò Technical Center. La società ha preso atto dell’atto della giunta, rilanciando comunque la “bonta” progettuale e una nuova fase di dialogo aperto per fugare dubbi e incertezza sulla valenza dell’opera di “pubblica utilità”.

La sospensione, caldeggiata dal ministero dell’Ambiente e dalla Regione al fine di rispondere con contezza e dovizia di particolari ai chiarimenti richiesti dalla Commissione europea, dovrebbe essere cautelativa, nell’arco di sei mesi al massimo, solo ai fini procedurali.

Nello stesso tempo società proponenti, enti territoriali, Regione, portatori d’interesse e associazioni civiche e ambientaliste dovrebbero al più presto riallacciare la fase della concertazione e del confronto per capire come coniugare la tutela dell’habitat e del patrimonio naturalistico del Bosco d’Arneo con le opere di innovazione e anche compensative del progetto di Porsche Engineering.

Sulla questione è intervenuta ora anche la sindaca di Porto Cesareo, Silvia Tarantino, che si è sempre schierata a favore dell’utilità del piano di sviluppo del Nardò Technical Center che ricade in parte nel territorio cesarino.

"E’ normale che dopo l’annuncio della sospensione dell’accordo di programma per gli investimenti Porsche si accendano gli entusiasmi di chi sostiene ‘avevamo ragione noi’ o che  ‘vinca il progresso e non il semplice sviluppo’. Esternazioni apparentemente condivisibili” commenta il primo cittadino, “ma figlie della semplicità di giudizio. Principalmente perché sulla sospensione grava la riconsiderazione di aspetti procedurali, così come richiesta dalla Comunità Europea, in seguito alla rivalutazione sulla pubblica utilità di questo progetto”.

A coloro che hanno richiesto all’amministrazione comunale di esprimere un parare nel merito della vicenda, la sindaca di Porto Cesareo  ha precisato che  “la valutazione di pubblica utilità non è mai mancata da parte di questa pubblica amministrazione, che ha voluto cogliere l’opportunità di effettuare opere pubbliche con i soldi di un investitore privato, per dare un’accelerata alle tantissime necessità di riqualificazione di questo territorio di cui 500 ettari di nuova vegetazione accessibile a tutti i cittadini e i turisti, piste ciclabili di collegamento, parcheggi, l’allestimento di zone per il relax, lo sport e il godimento di spazi verdi oggi lasciati ad un’incolta boscaglia, rappresentano solo un esempio”

“Certo, se fosse stata costruita in compensazione al progetto un’opera pubblica titanica” evidenzia ancora la sindaca Tarantino, “sarebbe stato molto più facile coglierne immediatamente l’utilità, almeno teorica, anche da parte di chi vive nell’estremo Nord dell’Europa o di chi non conosce a fondo le nostre terre e non può rendersi conto di quanto qui manchino anche i servizi più basilari, come anche delle banali piste ciclabili o la possibilità di godimento dei parchi pubblici”.

“Mentre qualcuno, magari abituato ad usare la bici per andare ovunque, e ad avere spazi verdi ben attrezzati ovunque” conclude il primo cittadino, “potrebbe considerare queste iniziative pubbliche, anche datate o di poco conto, sebbene qui da noi se ne abbia ancora un grandissimo bisogno, per i cittadini e per sostenere il turismo sostenibile. Speriamo allora che questo arresto procedurale possa rappresentare la possibilità di rivedere il progetto in senso ancora migliorativo per la nostra comunità e che non debba invece risolversi senza conseguenze positive o peggio con conseguenze negative per Porto Cesareo".

Appello da Federalberghi e Confcommercio  

Sulla vicenda della sospensione dell’accordo di programma tra Regione Puglia, Consorzio Asi Lecce e Comuni di Nardò e Porto Cesareo quale fondamento del piano di sviluppo industriale di Porsche Engineering, hanno preso posizione congiunta anche i presidenti provinciali di  Confcommercio e Federalberghi.

“Confcommercio esprime preoccupazione per la decisione della Regione Puglia di sospendere l'accordo di programma che ha finora autorizzato il piano di sviluppo del Nardò Technical Center” commenta il presidente, Maurizio Maglio, “questa decisione rischia di influenzare negativamente l'economia locale, un'economia che trae vitalità e sostegno proprio dall'indotto generato dal centro prove di Porsche Engineering”.

“Ntc rappresenta una risorsa per centinaia di piccole e medie imprese e realtà del commercio locali, contribuendo significativamente a sostenere l'economia del Salento, un’area che altrimenti farebbe affidamento quasi esclusivamente su un'economia stagionale. L'attività del centro prove permette di destagionalizzare, offrendo opportunità economiche tutto l'anno” evidenziano da Confcommercio Lecce, “riteniamo che il piano di sviluppo del Ntc, così come era stato concepito e approvato, avesse trovato un equilibrio armonioso tra lo sviluppo industriale e le esigenze del territorio e dell'ambiente”.

“Di fronte a questa sospensione, guardiamo con fiducia ai prossimi passi” conclude Maglio, “e auspichiamo che si giunga con grande rapidità a un riavvio dell’accordo di programma, con una intesa che non metta a repentaglio né l'ambiente né l'economia, ma che, anzi, rafforzi la loro coesistenza equilibrata. Confcommercio è pronta a contribuire al dialogo e a sostenere iniziative che promuovano una visione lungimirante e sostenibile per il nostro territorio”.

Fa eco anche la sezione leccese di Federalberghi, che interviene nel dibattito con il presidente Mimmo De Santis. “Federalberghi tiene a ricordare l’importante contributo che il centro prove di Porsche Engineering apporta all'economia turistica e alberghiera del Salento” sottolinea De Santis, “la presenza di Ntc, con i suoi clienti internazionali che visitano l'area durante tutto l'anno, rappresenta una risorsa vitale per le strutture ricettive locali. Proprio l'attività del Ntc ha inoltre il merito di promuovere il Salento su scala globale, attirando visitatori anche di rientro da ogni parte del mondo e mettendo in luce le numerose bellezze e l'ospitalità unica della regione”.

“Il piano di sviluppo del Ntc era stato concepito per integrarsi armoniosamente con le esigenze ambientali, economiche e sociali del territorio. La sua autorizzazione mostrava una strada possibile verso un futuro sostenibile” rileva il presidente di Federalverghi, per questo facciamo appello alle autorità affinché qualsiasi decisione futura tenga conto della necessità di mantenere un equilibrio tra sviluppo economico e tutela ambientale. Confidiamo in un dialogo costruttivo che possa portare a una risoluzione della questione all’interno dell’accordo oggi sospeso, a beneficio di tutti i soggetti coinvolti”. 

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