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Lunedì, 29 Aprile 2024
A Salice Salentino / Salice Salentino

Una nuova copertura per la chiesa madre: tutto pronto per il restauro

Il 2 febbraio la presentazione dei lavori nello storico edificio di “Santa Maria Assunta”: all’incontro Sovrintendenza, tecnici progettisti e l’arcivescovo di Brindisi-Ostuni Giovanni Intini

SALICE SALENTINO - Festa grande, festa di comunità e di storia a Salice Salentino per la presentazione dell’intervento di restauro delle facciate e della copertura in legno della chiesa di Santa Maria Assunta di piazza Plebiscito, dopo l’approvazione del progetto da parte della Sovrintendenza.

Dopo i lavori su facciata e campanile, dunque, tocca al tetto della chiesa: l’intervento sarà presentato alla cittadinanza venerdì 2 febbraio, alle ore 19 con le relazioni di Giorgio De Marinis, direttore Beni culturali Arcidiocesi Brindisi-Ostuni, dei tecnici progettisti Vincenzo Capoccello, Sergio Sozzo e Giovanni Ianne, del rappresentante legale della Nicolì spa Valentino Nicolì e del direttore tecnico della Canducci Group Davide Canducci.

Ad aprire i lavori il sindaco di Salice Cosimo Leuzzi, il parroco don Massimo Alemanno e la Sovrintendenza di Lecce. Le conclusioni sono invece affidate all’arcivescovo di Brindisi-Ostuni, Giovanni Intini.

Il restauro della storica chiesa ricostruita nel ‘700 è più ampio e complesso: si procederà passo dopo passo, grazie ai proventi dell’otto per mille e all’impegno della diocesi che consentono di recuperare e preservare un pezzo di identità locale.

Già nel 2021-2022 attraverso il bonus facciate al 90% è stato possibile recuperare la facciata dell’edificio con un intervento di otto mesi per restituire la luce esterna alla struttura: “Si attribuisce addirittura allo Zimbalo la progettazione della nostra chiesa. Lo stabile attuale fu ricostruito sui resti di quella che già c’era e crollò alla fine del ‘600. Risale al ‘700 e fu costruito grazie alle donazioni della popolazione, si narra addirittura che così grande era la devozione dei salicesi, come riportano gli storici, che molti di loro all’epoca si recarono presso le cave della zona per prendere e trasportare le pietre utili alla ricostruzione”, spiega lo storico salicese, Rosario Faggiano.

Il progetto

“La chiesa Santa Maria Assunta è gioiello – afferma il sindaco Leuzzi - che l’intera comunità deve custodire, difendere con cura. Assistiamo a un momento storico per la nostra Salice, passo importante di un cammino più lungo, che deve essere identitario e condiviso”.

“Tutti questi lavori sono cofinanziati – auspica il parroco don Massimo -, per una parte interviene la Cei, per un’altra ci aiuterà la diocesi ma una parte dobbiamo metterla noi, come comunità parrocchiale. La chiesa madre è un bene nostro, di tutti noi nessuno escluso e dobbiamo tenerci come hanno fatto i nostri padri, i nostri avi”.

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