rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Attualità

Salento controcorrente: il trend dell'epidemia frena. Metà dei ricoveri da fuori

Nell'ultimo report settimanale di Asl Lecce migliora il rapporto tra positivi e casi testati. Al "Vito Fazzi" otto pazienti vengono da altre province. Nell'ultima settimana si è registrato un decesso

LECCE – Sono 58 i casi confermati di Covid-19 nella provincia di Lecce nell’ultima settimana, pari al 2,4 percento dei casi testati (2.418), con esclusione dunque dei tamponi ripetuti su chi già era noto all’anagrafe sanitaria.

Al proposito, va subito fatta una precisazione: Asl Lecce ha recepito le nuove indicazioni ministeriali, per cui lo status di guarito si acquisisce con il primo tampone negativo e non bisogna attendere il secondo. Questo spiega il notevole incremento settimanale dei guariti (più 56) e anche il lievissimo aumento dei casi attualmente positivi, passati da 173 a 175.

La progressione settimanale di nuovi casi è lievemente inferiore al dato precedente (erano stati 60 i tamponi positivi tra il 2 e il 9 ottobre); il lieve miglioramento del quadro epidemiologico è confermato dal rapporto tra positivi e casi testati (sceso dal 2,9 al 2,4 percento di cui si diceva in apertura). In parole semplici, la fotografia del report della Asl di Lecce sembra rappresentare un territorio in controtendenza, non immune dall'epidemia, ma lontano dalle accelerazioni che si registrano a livello regionale e in gran parte del Paese. Un risultato certamente precario, che non può far tirare alcuna conclusione affrettata, ma che intanto va valutato con il conforto degli attuali numeri e in relazione a quelli del precedente report che segnalavano un'accelerata nella diffusione.

Infezioni e ricoveri per fasce d'età

Dei 58 tamponi positivi, 40 sono riferiti ad under 50 e 8 a persone temporaneamente presenti nel territorio salentino (turisti, migranti, residenti in altre regioni che per qualche ragione si sottopongono qui al tampone, come nel caso odierno per un cittadino della provincia di Bari).

L’incremento dei ricoveri (più 11) è di poco superiore al doppio rispetto al dato della settimana precedente (era più 5). Si infettano in prevalenza i giovani, ma in ospedale ci finiscono i più grandi, soprattutto anziani: sei dei nuovi ricoveri riguardano, infatti, la fascia d’età 70-79; 3 quella tra gli 80 e gli 89; 2 tra i 50 e i 69 (gli ingressi in ospedale, ovviamente, possono riguardare anche persone che erano in cura a domicilio e le cui condizioni sono poi diventate più serie).

Tuttavia, grazie alle 10 dimissioni intanto maturate, i degenti sono solo un in più (17): 16 sono in Malattie Infettive al Fazzi (e la metà è costituita da cittadini di altre province) e 1 nel medesimo reparto a Galatina. Due gli ulteriori decessi, ma solo uno (quello di uomo tra i 70 e i 79) ascrivibile alla provincia di Lecce.

La distribuzione geografica dei casi

I 50 nuovi casi (al netto degli otto di “temporaneamente presenti”) sono così distribuiti (si ricorda che si prende in considerazione la residenza, non il domicilio effettivo): 10 a Lecce, 4 a Galatina, Nardò, Surbo, Tricase; 3 a Casarano; 2 a Carmiano, Copertino, Cutrofiano, Gallipoli, Muro Leccese; 1 a Corigliano d’Otranto, Maglie, Martano, Melendugno, Melissano, Melpignano, Monteroni di Lecce, Montesano Salentino, Salice Salentino, Specchia e Veglie.

I comuni che non hanno mai registrato un caso sono sedici: Alessano, Botrugno, Castrignano de’ Greci, Castro, Giuggianello, Morciano di Leuca, Ortelle, Palmariggi, Patù, Ruffano, San Cassiano, Seclì, Spongano, Surano, Tiggiano, Tuglie.

Per la distribuzione dei casi attuali e per altre informazioni di dettaglio, è possibile scaricare il Report Asl 16 ottobre.

*Il report di Asl Lecce è a cura di Fabrizio Quarta, direttore dell'Unità operativa complessa di Epidemiologia e Statistica, con la collaborazione di Angela Metallo. Elaborazione dati di Carlo Indino.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Salento controcorrente: il trend dell'epidemia frena. Metà dei ricoveri da fuori

LeccePrima è in caricamento