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Martedì, 19 Marzo 2024
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Cinque i casi di variante indiana confermati nel Salento, due i cluster trovati

Due si riferiscono al comune capoluogo, positivi anche alcuni loro contatti. Altri tre riconducibili a Nardò. Il bollettino epidemiologico riferisce intanto di 1.171 nuovi positivi in Puglia e di un ulteriore calo del numero dei ricoverati

LECCE - La variante indiana del nuovo coronavirus è presente in due cluster in provincia di Lecce, gli unici finora individuati in Puglia: dopo i due casi indicati dal comunicato di ieri della Regione e isolati presso l'Istituto zooprofilattico sperimentale di Puglia e Basilicata, altri tre sono emersi dall'attività del Laboratorio di Epidemiologia Molecolare e Sanità Pubblica dell’ Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Bari, cui nei giorni scorsi erano stati inviati alcuni campioni dal Dipartimento di prevenzione di Asl Lecce.

Il primo cluster è ascrivibile a persone residenti nel capoluogo, il secondo è riconducibile a residenti a Nardò. Al momento sarebbero solo questi cinque i casi confermati caratterizzati da variante indiana in tutta la regione anche se ad essi ne sono collegati altri, una decina, maturati in seguito nelle catene di contagio e monitorati dal personale sanitario che ritiene di aver arginato la propagazione.

Il bollettino epidemiologico regionale, intanto, riferisce di 1.171 tamponi positivi, di cui 169 relativi al Salento. Con i dati odierni l'incidenza in sette giorni si porta a 185 nuovi casi ogni 100mila abitanti(ieri 188), mentre nello specifico della provincia di Lecce l'incidenza è a 151 (ieri 153). Ancora in calo il numero dei posti letto occupati, pari a 1.742 (40 in meno rispetto al dato precedente), di cui 194 in terapia intensiva con 16 nuovi ingressi, mentre l'incremento di quello dei guariti risulta di 1.293 unità. I decessi registrati sono stati 12, di cui due di residenti in provincia di Lecce.

Leggi il bollettino del 5 maggio

Da oggi a martedì 11 maggio la campagna vaccinale per le persone con età compresa tra i 79 e i 70 anni - che non hanno ancora ricevuto il vaccino e che non hanno effettuato la prenotazione o hanno saltato l'appuntamento - prosegue ad accesso diretto e senza prenotazione presso i punti vaccinali di popolazione che sono stati allestiti in ciascun distretto socio sanitario.

Asl Lecce ha ribadito, per i cittadini di età compresa tra i 69 e i 60 anni, il rinvio di due settimane resosi necessario per assicurare, con le forniture di vaccino esistenti, la copertura dei soggetti estremamente fragili, degli ultra 80enni e della fascia tra i 70 e i 79 anni. In pratica, coloro che avevano la prenotazione devono rispettare l'orario e la sede di convocazione, mentre la data subisce uno spostamento di 14 giorni. Ad esempio, chi aveva una prenotazione per oggi, 5 maggio, riceverà la prima dose di vaccino il 19. I cittadini che, invece, non avevano ancora prenotato, possono farlo sul portale La Puglia ti vaccina, al numero verde 800.71.39.31 attivo dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20 oppure presso le farmacie accreditate al servizio FarmaCup. 

Lopalco: "Somministrate 1,4 milioni di dosi"

“Invitiamo i cittadini e le cittadine – questa la raccomandazione dell’assessore regionale alla Sanità, Pier Luigi Lopalco – a presentarsi nei centri vaccinali all’orario indicato dalla adesione, per facilitare la somministrazione delle dosi, controllando anche su lapugliativaccina.it eventuali cambiamenti di data e ora, che saranno comunque comunicati anche via sms o per telefono. Gli assembramenti incontrollati nelle aree esterne dei centri spesso sono dovuti ad anticipi nella presentazione ai centri, dove il personale sanitario e della Protezione civile – che ringraziamo ancora una volta per lo sforzo - provvede a prendere la temperatura, invitare all’igiene delle mani e a indicare le zone di attesa. La nostra macchina ha provveduto finora a somministrare oltre 1,4 milioni di dosi: il corretto comportamento di ciascuno può facilitare questo sforzo”.

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