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Cronaca

Operai Adelchi senza prospettive, i sindacati sollecitano tavolo

Settecentoventi famiglie a rischio licenziamento e con la cassa integrazione in imminente scadenza. Cgil Cisl Uil scrivono al prefetto per sollecitare data del il tavolo a Roma

 

LECCE - Era il 22 novembre quando gli ex operai del gruppo calzaturiero Adelchi, a un passo dal licenziamento collettivo (per loro è stata temporaneamente sospesa la procedura di mobilità, dall’azienda, ndr), insieme ai sindacati confederali e di categoria Cgil, Cisl e Uil, si sono presso la sede della Regione, per chiedere un intervento immediato delle istituzioni.

Da un lato, infatti, ci sono gli ammortizzatori sociali in scadenza a fine anno . Dall’altro, l’Accordo di programma del 2008, progettato sul modello Filanto e pensato per il rilancio del comparto Tac (manifatturiero tessile calzaturiero) salentino, non è ancora stato formalmente esteso alle aziende del cluster Adelchi. Durante l’incontro svoltosi in quell’occasione, la task force regionale aveva assunto l’impegno di richiedere al Governo la convocazione di un tavolo interministeriale, tra Ministero per lo Sviluppo economico e Ministero del Lavoro, per affrontare entrambe le questioni.

“Oggi, a meno di un mese dalla scadenza degli ammortizzatori sociali, 720 famiglie della provincia di Lecce vedono davanti a sé un’unica prospettiva, – scrivono i sindacati in un comunicato congiunto-  ovvero l’avvio della procedura di licenziamento”. Un altro Natale di incertezza e paura, si prospetta quindi per i lavoratori dell’azienda di Tricase, che vivono sui carboni ardenti, ormai, da anni.

“Abbiamo notato nell’attuale Governo nazionale, l’attenzione e la sollecitudine dimostrate nei confronti dei lavoratori della Fiat di Termini Imerese. – scrivono le segreterie sindacali - Ora ci aspettiamo che anche i lavoratori del Gruppo Adelchi di Tricase ricevano la stessa considerazione”. Per questo Cgil, Cisl e Uil e i sindacati di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl e Uilta Uil di Lecce hanno inviato una richiesta ufficiale al prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta, per sollecitare i ministeri competenti alla definizione di una data, quanto più possibile imminente, considerando anche l’approssimarsi delle festività natalizie che potrebbero rallentare gli iter burocratici.

“Ritardi e allungamenti di tempi non farebbero altro che esasperare una situazione già arrivata al limite per centinaia di lavoratori”, sottolineano i sindacati che richiamano anche l’attenzione dell’intera deputazione salentina, rispetto a una problematica che da tempo investe il tessuto produttivo ed economico del territorio.

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