Aggredì il padre con una bottiglia al volto e con calci in testa: due anni e 8 mesi

NOVOLI - Avrebbe tenuto sotto scacco un’intera famiglia, con la quale conviveva: i genitori e i due fratelli sui quali avrebbe scaricato rabbia e frustrazione, non solo offendendoli e minacciandoli di morte ripetutamente, ma anche picchiandoli all’occorrenza.

Maltrattamenti e lesioni sono questi i reati per i quali un 34enne, originario di Campi Salentina, ma residente a Novoli (di cui omettiamo le generalità per tutelare la privacy delle vittime) ha patteggiato una condanna a due anni e otto mesi di reclusione attraverso l’avvocato difensore Maria Greco.

La sentenza è stata emessa questa mattina dal giudice per l’udienza preliminare Sergio Tosi chiamato a valutare l’istanza avanzata dall’imputato dopo essere stato raggiunto dal decreto di giudizio immediato.

Stando alle carte dell’inchiesta condotta dal pubblico ministero Paola Guglielmi, a subire le vessazioni più gravi sarebbe stato il padre. Questo sarebbe finito nelle grinfie del figlio per due giornate di fila: prima sarebbe stato minacciato con un coltello da cucina e colpito al volto con una bottiglia e, il giorno dopo, sarebbe stato afferrato per la gola col rischio di essere ucciso, avendo subito un intervento chirurgico di tracheotomia in seguito al quale l’occlusione della faringe può essere letale.

Non solo, il malcapitato sarebbe stato spinto con tale violenza da cadere per terra per poi essere preso a calci in testa.

L’aggressione gli provocò lesioni in diverse parti del corpo, in particolare agli arti, al collo e alla nuca.

Luogo dei maltrattamenti, iniziati nel 2018 fino al giorno dell’arresto, sarebbe stata l’abitazione in cui convivevano.

Il 34enne si trova ancora nella casa circondariale di “Borgo San Nicola”, dove fu accompagnato dai carabinieri della stazione di Novoli proprio in seguito alle ultime aggressioni.