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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Aggressione all'imprenditore davanti alla discoteca, al via l'udienza preliminare

Si è aperta oggi l'udienza preliminare scaturita dall'inchiesta sulla brutale aggressione di cui fu vittima, ad aprile 2012, Andrea Gallone, 38enne, di Martano (ma residente a Castrignano dei Greci), imprenditore, titolare di un noto stabilimento balneare degli Alimini

LECCE – Si è aperta oggi l’udienza preliminare scaturita dall’inchiesta sulla brutale aggressione di cui fu vittima, ad aprile 2012, Andrea Gallone, 38enne, di Martano (ma residente a Castrignano dei Greci), imprenditore, titolare di un noto stabilimento balneare degli Alimini. Gli undici imputati, del fascicolo è titolare il pubblico ministero Francesca Miglietta, rispondono a vario titolo di tentato omicidio e favoreggiamento. Gallone finì in rianimazione, al “Vito Fazzi” di Lecce, per un episodio che ha dell’inverosimile: il più futile dei litigi, al di fuori di una discoteca di Maglie, a serata ormai conclusa. Fu colpito alla testa con una violenza inaudita, usando un cric per auto. La vittima, dopo essersi svegliata dal coma, fu sottoposta a un delicato intervento chirurgico, subendo lesioni permanenti.

Tutto accadde in pochi istanti. Gallone rimase riverso per terra, con una profonda ferita in testa. Le sue condizioni apparvero subito critiche. Gli aggressori si dileguarono in pochi attimi. La vittima si trovava con la moglie e un’altra coppia, al momento dell’aggressione. Alla base potrebbe esservi stato un enorme equivoco e il tentativo del 38enne di placare gli animi esagitati di alcune persone presenti all’uscita dal locale. Sono state le indagini dei carabinieri della compagnia di Maglie, meticolose e approfondite, a portare all’identificazione dei presunti autori di quel brutale e tragico pestaggio.

A colpire la vittima sarebbe stato, secondo l’ipotesi accusatoria, Orazio Preite, 30enne di Taurisano, soggetto già noto alle cronache per episodi di violenza. In un’altra inchiesta il gip lo accusava di aver “consumato violenze e minacce ai danni di svariate persone, anche per i motivi più futili, spesso adoperando armi, anche clandestine”. Preite, assistito dagli avvocati Giuseppe Presicce e Antonio Savoia, non ha chiesto alcun rito alternativo. La richiesta di rinvio a giudizio sarà dunque discussa nella prossima udienza fissata per il 14 gennaio.

Oltre a Preite rischiano il processo anche Luca De Benedetto, 34enne di Taurisano (arrestato poco dopo i fatti contestati per favoreggiamento); Alessandro Normanno, 22 anni e altre otto persone. Alcune di loro hanno chiesto il giudizio con rito abbreviato. La famiglia Gallone (rispettivamente i genitori e i figli della vittima), si è costituita parte civile con gli avvocati Luigi, Alberto e Arcangelo Corvaglia, avanzando una richiesta di risarcimento nei confronti degli imputati. 

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