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Cronaca

Pinete, canneti e sterpaglie: Salento in fumo. Brucia auto, ma restano solo pochi pompieri in città

Continua l’allarme incendi sull’intero territorio provinciale: non si contano gli interventi dei vigili del fuoco nel corso della giornata. L’appello è rivolto al senso di responsabilità dei cittadini

LECCE – Pinete, canneti, sterpaglie. Tutto in fumo, senza tregua. L’esordio dell’estate ha acceso una vera e propria emergenza, nel Salento, per il numero preoccupante degli incendi. Nella giornata di oggi, come quella di ieri (ma anche come nelle ore precedenti), le squadre del comando provinciale dei vigili del fuoco e quelle dei vari distaccamenti locali erano tutte al lavoro per cercare di domare i roghi e contenere i danni all'ambiente. Così come per i colleghi del Nucleo elicotteri, allertati per supportare le operazioni lungo i litorali leccesi.

Tanto che, divampato un incendio attorno alla carrozzeria di una vettura in città, nei pressi di viale Aldo Moro, non erano rimasti che tre pompieri disponibili all’intervento (nella foto inviataci da RiccardoBrunetti). Se la buona parte dei “caschi rossi” non fosse stata costretta a raggiungere i vari punti, forse di quella vettura si sarebbe potuto salvare qualcosa. E, invece, è stata completamente distrutta. Fortunatamente senza arrecare danni a persone, né agli altri mezzi di passaggio.

Il video: una vettura carbonizzata in città IMG-3364-2-2

Numerosi i roghi divampati nelle aree verdi. Due quelli più estesi, con un numero preoccupante di conseguenze ambientali e alla vegetazione: uno a Torre dell’Orso, lin prossimità della zona balneare, l’altro nella vicina San Foca. Nella prima marina melendugnese si è rivelato necessario l'intervento dei mezzi aerei e del canadair, per spegnere con diversi lanci il vasto incendio.

Ma non è tutto. Da nord a sud, il Tacco si è trasformato in una torcia. Sempre in giornata, per esempio, uno degli incendi ha riguardato l’area dell’Abbazia di Cerrate, uno dei più prestigiosi monumenti salentini.

Le fiamme hanno viaggiato facilmente, rimaste “in vita” anche a causa delle temperature roventi, propagandosi fino alla strada statale 613, quella che collega Lecce a Brindisi. La sala operativa del 115 è andata letteralmente in tilt per via della quantità di richieste di intervento e di segnalazioni da parte dei cittadini. Ma proprio questi ultimi che potranno contribuire a frenare il fenomeno: non tanto segnalando, quanto cercando di prevenire.

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