Ancora nessuna tregua tra Sud Gas e Comune di Minervino
Il caso dell'inibizione dell'ingresso all'impianto di Poggiardo agli auto compattatori provenienti da Minervino fa discutere, ma nessuna tregua al momento fra le parti. E i rifiuti restano
Redazione
04 maggio 2010 19:42
POGGIARDO - Sud Gas e Minervino, la tregua sembra ancora lontana: dopo che ieri mattina, l'azienda proprietaria dell'impianto di Poggiardo aveva inibito l'ingresso agli auto compattatori provenienti dal piccolo centro salentino, per un braccio di ferro dovuto a crediti vantati sui costi del servizio, oggi, per il secondo giorno consecutivo, i rifiuti di Minervino restano fuori da Poggiardo. Ma questa volta non è per esplicita volontà della Sud Gas, ma per una sorta di resa "prima della battaglia" da parte degli stessi auto compattatori, che non si sono presentati a Poggiardo, come, invece, annunciato ieri.
Ma i veleni e i malumori tra i contendenti proseguono e si affilano le lame, in attesa dell'ennesimo scontro: al momento, non si sono registrati disagi nella raccolta e nella gestione dei rifiuti, ma è normale chiedersi fino a quando si possa tollerare la situazione di empasse ed attrito. Occorre ricordare che, alla base della querelle tra Sud Gas e comune di Minervino, c'è un credito che l'azienda non hai mai riscosso: Caroppo sostiene di aver pagato le quote spettanti per il servizio direttamente all'Ato, avvalendosi delle direttive del commissario straordinario Vendola, piuttosto che delle indicazioni dello stesso ambito, che aveva richiesto di saldare direttamente all'azienda.
Dal punto di vista strettamente tecnico, alla Sud Gas basterebbe inoltrare fattura all'Ato, per ricevere le somme vantate da Minervino, ma a questo punto appare una questione di principio e di ragioni tra i contendenti. Ad ingarbugliare la situazione, la presa di posizione del giudice del tribunale di Campi Salentina, che ha respinto la provvisoria esecuzione di un decreto ingiuntivo dalla Sud Gas per l'importo di oltre 43mila euro per l'anno 2008 nei confronti di Minervino, che segna una vittoria importante a favore di Caroppo. A sbrogliare la matassa, nelle prossime ore, potrebbe essere il prefetto, che dovrebbe sancire una sorta di tregua temporanea, onde evitare l'arrivo di emergenze non volute.
Ma i veleni e i malumori tra i contendenti proseguono e si affilano le lame, in attesa dell'ennesimo scontro: al momento, non si sono registrati disagi nella raccolta e nella gestione dei rifiuti, ma è normale chiedersi fino a quando si possa tollerare la situazione di empasse ed attrito. Occorre ricordare che, alla base della querelle tra Sud Gas e comune di Minervino, c'è un credito che l'azienda non hai mai riscosso: Caroppo sostiene di aver pagato le quote spettanti per il servizio direttamente all'Ato, avvalendosi delle direttive del commissario straordinario Vendola, piuttosto che delle indicazioni dello stesso ambito, che aveva richiesto di saldare direttamente all'azienda.
Dal punto di vista strettamente tecnico, alla Sud Gas basterebbe inoltrare fattura all'Ato, per ricevere le somme vantate da Minervino, ma a questo punto appare una questione di principio e di ragioni tra i contendenti. Ad ingarbugliare la situazione, la presa di posizione del giudice del tribunale di Campi Salentina, che ha respinto la provvisoria esecuzione di un decreto ingiuntivo dalla Sud Gas per l'importo di oltre 43mila euro per l'anno 2008 nei confronti di Minervino, che segna una vittoria importante a favore di Caroppo. A sbrogliare la matassa, nelle prossime ore, potrebbe essere il prefetto, che dovrebbe sancire una sorta di tregua temporanea, onde evitare l'arrivo di emergenze non volute.
Redazione
04 maggio 2010 19:42
