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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Assicurazioni "taroccate", è un vero boom nel Salento

Ennesimo controllo e due denunciati. I soli finanzieri di Otranto hanno rilevato una cinquantina di casi di veicoli senza tagliando, o visibilmente artefatto, dall'inizio dell'anno. Segno della crisi

LECCE - Autocarro fermato in pieno centro, a bordo due lavoratori. Persone normali, mai un problema reale con la legge. Eppure, prossimi a finire nel tritacarne della giustizia. Perché sul cristallo, in sovrimpressione, hanno un contrassegno assicurativo falso. "Taroccato" anche in maniera grossolana. Niente che possa sfuggire all'occhio attento dei militari della guardia di finanza.

E' successo a Lecce, ma avviene sempre più di frequente, praticamente ovunque. Questa volta, nelle maglie dei controlli sono incappati il conducente di un autocarro, un 58enne originario di Napoli, ma residente a Lecce, ed il proprietario del mezzo, un 33enne di Bari, anch'egli residente nel capoluogo salentino. L'assicurazione era scaduta e invece di rinnovarla, si era pensato bene di riprodurre un contrassegno, apponendolo sul vetro.

L'autocarro è stato fermato in via Giuseppe Garibaldi, cioè davanti alla Villa comunale del capoluogo, nei pressi della svolta per viale De Pietro. Il controllo è stato eseguito dai militari della guardia di finanza della compagnia di Otranto. Pattuglie delle varie compagnie, come noto, spesso vengono smistate in altre zone della provincia, rispetto alla loro zona di competenza, in supporto a chi già opera sul territorio locale.

I due trasportatori sono stati denunciati all'autorità giudiziaria per falsità in scrittura privata. L'autocarro è stato sequestrato. Ma il discorso ha una lettura più ampia. Sembra che stia assumendo i contorni di un vero e proprio fenomeno. La sola compagnia di Otranto della guardia di finanza, dall'inizio dell'anno, conferma infatti di aver svolto non meno di una cinquantina di interventi dello stesso tenore. Cifre che, se sommata a quella di tutte le altre forze dell'ordine che svolgono mansioni simili, offrono un quadro a tinte fosche.

Si tratta di un sintomo chiaro della crisi economica. Una chiave di lettura che si evidenzia dal fatto che, i "furbi" non sono quasi mai di pregiudicati. La maggior parte delle volte, si tratta di comuni lavoratori, che faticano ad arrivare alla fine del mese. Nel girare senza assicurazione o, addirittura, nel falsificarla, si assume un rischio molto serio, certo. Ma in tanti lo fanno, consapevolmente, anche a causa dei forti rincari che pesano come macigni sulle tasche.

Non si spiegano altrimenti numeri così alti. D'altro canto, proprio in questi giorni, L'Isvap, l'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private, ha diramato dati che parlano da sé. Nel primo trimestre del 2011 i premi sono cresciuti del 6 per cento, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E già nel 2010 si erano avuti rincari, rispetto al 2010. Un trend pericolosamente in ascesa. E così, molti risolvono con il "fai da te". Giusto per sperare di sfuggire ai controlli. Ma in caso di incidente…

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