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Cronaca

Ateneo, riprendono lezioni ma gli studenti non mollano

In attesa del voto di fiducia, iniziano nuovamente attività didattico-amministrative presso il Codacci Pisanelli, ma gli studenti continuano a presidiare giorno e notte un intero piano dell'edificio

LECCE - Scatta il "piano B", come gli studenti lo hanno definito, in merito alla protesta ancora in corso contro il ddl Gelmini. In attesa del voto di fiducia al governo fissato per il 14 dicembre, l'assemblea degli occupanti ha deciso di garantire da oggi il regolare svolgimento delle attività didattico-amministrative e di presidiare l'atrio delle aule B in maniera permanente, sia di notte che di giorno: un intero piano dell'edificio quindi vedrà ancora nei prossimi giorni proseguire l'attività degli studenti con le loro assemblee ed iniziative.

Anche questo pomeriggio, nuovo incontro sull "AltraRiforma", la proposta di riforma universitaria che si sta elaborando ormai da mesi "dal basso" come momento costruttivo dell'opposizione al Ministero dell'Istruzione. In elaborazione, anche un vero e proprio "Manifesto dell'occupazione" ,nella coscienza che "Ateneo occupato è ormai un movimento consapevole e maturo, non è solo un edificio occupato, ma è la coscienza critica del mondo della conoscenza che decide di aprirsi a confrontarsi con chi vede il mondo universitario come a se stante e la protesta studentesca come un movimento lontano dal territorio", come si legge in una nota inviata dagli studenti occupanti.

Non si può quindi dire che l'occupazione sia finita, visto che alla normalità si tornerà dopo gli sviluppi in Parlamento, ma si ritornerà a fare lezione presso il palazzo "Codacci-. Pisanelli" dopo 12 giorni di blocco totale, con spostamento delle segreterie presso edifici alternativi.

Al momento infatti, non si può che attendere, visto che l'attività in Parlamento è bloccata, e insieme a quello del Paese, anche il futuro dell'università verte nello stato di incertezza. Lecce come altre città vede la ferma volontà degli studenti di far sentire la loro voce: reazioni infatti si sono registrate di fronte ai commenti di molti leader politici che hanno attaccato le modalità del dissenso e i suoi contenuti: "Noi non siamo sfiduciati", ripetono ricercatori e studenti da ogni parte, e a Torino gli animi si scaldano con gli studenti che assediano l'ufficio del sindaco, che si era dimostrato polemico nei loro confronti.

L'attività di informazione intanto non si ferma nemmeno oltre il varco dell'ateneo. In mattinata, anche presso la facoltà di Ingegneria presso Ecotekne , è stata organizzata un'assemblea generale, che si terrà nell'edificio corpo Y, nelle aule Y4 e Y5 per informare e discutere, studenti e docenti degli argomenti della riforma Gelmini e degli effetti che la sua eventuale approvazione, comporterebbe per l' università.
Nel pomeriggio i Laboratori di Ingegneria rimarranno aperti per permettere alla stampa e agli studenti di capire concretamente cos'è che il DDL Gelmini porterà alla chiusura.

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