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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Casarano

Autosalone "fantasma" per il fisco: evasi 800mila euro

Ricostruito, non senza difficoltà, il volume d'affari di una concessionaria che sorge nell'hinterland di Casarano. Scarsa la contabilità, e ricavi occultati, nel solo 2004, per cifre esorbitanti

LECCE - Autosalone reale, grandi affari, ma un vero e proprio "fantasma", almeno per il fisco. La rivendita di auto, che sorge nell'hinterland di Casarano (non è stato però detto quale sia il comune preciso), secondo i finanzieri della tenenza, da più di sei anni non avrebbe presentato la dichiarazione annuale dei redditi. Il commerciante, che operava nel settore da molto tempo, pur esercitando l'attività alla luce del sole, sarebbe un evasore totale, ovvero completamente sconosciuto al fisco. I conteggi, al momento, hanno riguardato il solo 2004, durante il quale sarebbero stati occultati ricavi pari a circa 800 mila euro. Ma altre somme dovrebbero uscire fuori, una volta terminate tutte le verifiche.

I finanzieri hanno potuto ricostruire l'entità dell'evasione, dall'esame di tutti i rapporti commerciali intrattenuti dalla concessionaria di auto con i propri fornitori, nonché, attraverso l'incrocio dei dati tra i clienti acquirenti e gli istituti bancari che hanno erogato i finanziamenti per l'acquisto di autovetture. Una ricostruzione non facile, però. La documentazione contabile in possesso dell'imprenditore sarebbe davvero esigua. La situazione non ha però scoraggiato i finanzieri che, attraverso una minuziosa disamina dei pochi documenti contabili trovati in possesso del titolare, hanno ricostruito il volume d'affari. Per l'uomo è scattata anche la denuncia a piede libero.

LECCE - Autosalone reale, grandi affari, ma un vero e proprio "fantasma", almeno per il fisco. La rivendita di auto, che sorge nell'hinterland di Casarano (non è stato però detto quale sia il comune preciso), secondo i finanzieri della tenenza, da più di sei anni non avrebbe presentato la dichiarazione annuale dei redditi. Il commerciante, che operava nel settore da molto tempo, pur esercitando l'attività alla luce del sole, sarebbe un evasore totale, ovvero completamente sconosciuto al fisco. I conteggi, al momento, hanno riguardato il solo 2004, durante il quale sarebbero stati occultati ricavi pari a circa 800 mila euro. Ma altre somme dovrebbero uscire fuori, una volta terminate tutte le verifiche.

I finanzieri hanno potuto ricostruire l'entità dell'evasione, dall'esame di tutti i rapporti commerciali intrattenuti dalla concessionaria di auto con i propri fornitori, nonché, attraverso l'incrocio dei dati tra i clienti acquirenti e gli istituti bancari che hanno erogato i finanziamenti per l'acquisto di autovetture. Una ricostruzione non facile, però. La documentazione contabile in possesso dell'imprenditore sarebbe davvero esigua. La situazione non ha però scoraggiato i finanzieri che, attraverso una minuziosa disamina dei pochi documenti contabili trovati in possesso del titolare, hanno ricostruito il volume d'affari. Per l'uomo è scattata anche la denuncia a piede libero.

Scoperti dipendenti in nero e irregolari. Anche nell'assistenza sociale

I finanzieri della compagnia di Gallipoli, negli ultimi giorni, hanno tre distinte operazioni di servizio che hanno consentito di scoprire, presso altrettante imprese del settore edile (uno si occupa di intonacatura, l'altre è una ditta più grossa che occupa più muratori) e del welfare, sei lavoratori in nero ed uno irregolare. Si tratta di attività che sorgono fra Racale, Taviano e le immediate vicinanze di Gallipoli. In ognuna di essere, c'erano due dipendenti in nero. Nella società che si occupa di assistenza sociale, anche un dipendente irregolare.

Attraverso l'acquisizione d'informazioni nei confronti dei dipendenti, al fine di appurare l'effettiva data di assunzione, le reali mansioni svolte nonché l'orario di lavoro giornaliero effettuato, è stato possibile accertare il vincolo di subordinazione esistente tra i lavoratori ed i titolari delle rispettive imprese. Il fatto è stato segnalato all'Inps, all'Inail e alla Direzione provinciale del lavoro, per l'applicazione delle sanzioni, oltre che all'Agenzia delle entrate per i profili d'interesse fiscale.

Il titolare delle imprese adesso rischiano sanzioni severe. La legge, infatti, prevede, per ogni singolo lavoratore non regolarmente assunto, una sanzione amministrativa che può variare dai mille e 500 euro a 12mila euro, 150 euro per ogni giornata lavorativa prestata più una sanzione civile minima di 3mila euro, per ogni lavoratore assunto senza comunicazione e senza iscrizione all'Inps, nonché un eventuale provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale da parte degli organi competenti.

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