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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Scorrano

Avevano già colpito: nuova denuncia per due del branco

Bloccarono un'auto e aggredirono 21enne e fidanzata per futili motivi. Due i ragazzi identificati, sono di Scorrano e Maglie. Qualche giorno dopo, con 13 amici, avrebbero malmenato quattro giovani

Chi non muore si rivede. Neanche pochi giorni dal fattaccio, ed ecco che due elementi del "branco" si prendono una nuova denuncia. Sempre per fatti avvenuti a bordo di un'auto, e sempre per futili motivi. Il "branco", dovrebbe essere chiaro ai più, è quel mucchio selvaggio di quindici giovanotti, quasi tutti di Scorrano, che il 6 gennaio trascorsero l'Epifania devastando a colpi di pietra la Opel Corsa a bordo della quale si trovavano quatto ragazzi di Botrugno, tirandoli fuori dall'abitacolo dopo averli inseguiti con quattro auto, e malmenandoli sulla provinciale che collega Castro a Vignacastrisi. Una scena da film, che vide i carabinieri della compagnia di Maglie scovare con un'indagine serrata tutti e quindici gli aggressori, conducendo i primi dieci in caserma quella stessa notte e trovando gli altri cinque il giorno successivo.

Per tutti, giovanissimi in età oscillante tra i 14 ed i 20 anni, scattò il deferimento in stato di libertà. Ma prima ancora di quell'episodio (esattamente quattro giorni prima), due individui di quella sorta di "arancia meccanica" salentina si sarebbero resi protagonisti di un'altra "impresa" da premio Nobel. C.F., 19enne di Scorrano, ma residente a Brembate, nel bergamasco, e S.M., appena 14enne, di Maglie, mentre percorrevano la strada statale 275 Maglie-Leuca a bordo di una Fiat Punto, all'altezza del chilometro 7, in territorio di Botrugno, ebbero un diverbio con altri due giovani che si trovavano a bordo di una Nissan 350-z, condotta da un operaio 21enne di Ruffano e con accanto la sua fidanzata, una studentessa di Montesano Salentino. Questioni di strada, e nulla più.

I due giovanotti si beccarono come risposta un paio di corna ed un dito medio (secondo la gestualità in vigore in tutto il mondo, che consente a chi si trova in un abitacolo di un'auto di esprimere il proprio risentimento verso l'occupante di un altro mezzo, senza proferire una sola parola). Apriti cielo: il 19enne, alla guida del mezzo, e l'amico 14enne, effettuarono una repentina manovra di sorpasso, piazzandosi davanti e bloccando la Nissan, per poi avventarsi contro l'operaio e la fidanzata, che riportarono lesioni guaribili fra i 5 ed i 10 giorni. Tutto questo accadeva il 2 gennaio, e solo poco tempo dopo i due avrebbero fatto parte di quella mega-spedizione nei confronti dei giovani di Botrugno. I carabinieri erano dunque già da tempo sulle loro tracce. Rintracciati nuovamente, sono stati denunciati anche per questo episodio con le accuse di violenza privata, danneggiamento e lesioni personali aggravate in concorso dai militari della stazione di Nociglia.

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