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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Otranto

"Baia dei Turchi": estate in arrivo, scatta l'ultimatum

L'allarme lanciato ieri da alcuni amanti della Baia dei Turchi ha reso ancora protagonista in negativo il luogo incantevole il primo cittadino Luciano Cariddi lancia un ultimatum ai concessionari

Solo ieri, sulle pagine di LeccePrima (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=8545), si dava spazio ad un'ulteriore evoluzione della questione "Baia dei Turchi", l'incantevole insenatura nel territorio di Otranto, da due anni al centro di questioni giuridiche e di concessioni demaniali controverse. Ai ribaltoni, in questo caso, soprattutto in passato, ci si era abituati. Oggi, per fortuna, le controversie legali sembrano almeno sopite; eppure ciò non basta a riconsegnare alla prestigiosa spiaggia e ai suoi frequentatori la serenità di un tempo. Il luogo, che tradizionalmente si lega all'ipotesi di essere stato il testimone dello sbarco dei Turchi, nel sacco del 1480, oggi non ha nulla da temere da "conquistatori" armati, invece, continua suo malgrado ad essere scacco di invasori altrettanto dannosi, vale a dire, il degrado e la prepotenza.

Di degrado se n'è parlato proprio attraverso l'allarme lanciato dagli "amici della Baia", che dall'inizio della vicenda, attraverso un blog, raccontano la storia della spiaggia della discordia: l'ultima segnalazione evidenzia lo stato di degrado della struttura lignea, posta sulla spiaggia, e la presenza sulla sabbia di chiodi evidentemente arrugginiti, caduti dalle travi marce. Lo stato di degrado non è peraltro notizia di ieri o dell'altro ieri; già, a settembre, si registravano seri problemi per i manufatti (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=3833). Ecco, dunque, l'invasione della "prepotenza": nonostante le sentenze del Consiglio di Stato (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=3455) ed una revoca del permesso edilizio (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=2623), i manufatti sono lì. E rischiano di restarci per la terza stagione estiva di fila, privando molti visitatori di uno dei tratti più suggestivi del territorio otrantino, nella sua bellezza integrale.

Il sindaco di Otranto, Luciano Cariddi, ha voluto replicare prontamente alla richiesta di intervento, pervenutagli da quanti hanno sottolineato lo stato di degrado della Baia dei Turchi e la pericolosità delle strutture allo sfascio. "Ieri, 3 giugno, - dichiara Cariddi - l'Ufficio Tecnico comunale ha inviato nota alla ditta concessionaria, soccombente in giudizio, constatando che la medesima non ha adempiuto all'ordinanza di rimozione della struttura. Con la nota si invita la ditta a farlo entro 5 giorni, altrimenti interverrà l'amministrazione comunale, addebitando i costi dell'operazione alla suddetta concessionaria". Parole forti, che suonano come un ultimatum contro i titolari della concessione, che avrebbero dovuto occuparsi da tempo della rimozione dei manufatti. Di certo, sono in molti ad attendersi che la Baia torni protagonista delle cronache locali, per il fascino che incute ai visitatori e non per la violenza dei nuovi "invasori".

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