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Cronaca

Benzina più cara di quanto indicato, undici sanzioni

Controlli della guardia di finanza in 121 stazioni di rifornimento della provincia. I prezzi praticati devono per legge essere uguali a quelli sui cartelloni. La sanzione massima supera i 3 mila euro

LECCE - Negli ultimi giorni, su disposizione del Comando provinciale di Lecce, la guardia di finanza ha effettuato una serie di controlli presso le stazioni di rifornimento sparse sul territorio salentino, riscontrando in undici casi la non corrispondenza tra il prezzo indicato sui cartelloni pubblicitari e quelli effettivamente praticati negli impianti automatici di distribuzione. Le verifiche sono state in totale 121.

Il Codice del consumo definito dal decreto legislativo del 2015 (comma 5, articolo 15) vieta chiaramente al gestore della stazione di rifornimento di praticare un prezzo al litro diverso da quello indicato, anche perché potrebbe essere l'elemento in base al quale l'automobilista decide di effettuare la sosta in quell'impianto e non in un altro. Per questo motivo è fatto obbligo di indicare in maniera corretta il prezzo, già sulla carreggiata.

I controlli della guardia di finanza sono stati effettuati un tutta la provincia di Lecce e nel caso di accertamento della violazione, è stata applicata una sanzione fino a 3 mila e 98 euro. L'osservanza delle disposizione, in ogni comune, fa capo al sindaco.

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