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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Biella, branco pesta marocchino: fra loro anche leccese

Un 24enne leccese è stato fermato dalla polizia della città piemontese per aver aggredito insieme ad altre 3 persone un 29enne marocchino. La vittima sarebbe stata anche insultata per motivi razziali

BIELLA - Si sono scagliati con violenza contro un giovane di 29 anni, il quale aveva la sola "colpa" di avere la pelle di un colore diverso. Si tratta dell'ennesima e triste storia di violenza animata da motivi razziali, che purtroppo avrebbe visto la partecipazione di un 24enne leccese. Ma l'episodio non si è verificato qui, bensì a più di mille chilometri di distanza, a Biella. Dove vive un cittadino di nazionalità marocchina, già destinatario di un avviso orale da parte del questore e con segnalazioni per lesioni e furto.

Secondo la ricostruzione dei fatti della presunta vittima, all'1,30 della notte appena trascorsa, sarebbe stato accerchiato da un gruppo di quattro persone, tra cui il salentino. A suo dire, i giovani avrebbero dapprima iniziato a rivolgergli insulti piuttosto pesanti che facevano riferimento al colore della sua carnagione. Uno di loro non si sarebbe fermato però solo alle parole. Si sarebbe avvicinato al marocchino e lo avrebbe spinto a terra: a quel punto sarebbero iniziati i calci, anche da parte di altri due componenti del gruppo. Il 29enne è riuscito a sfuggire a quella spirale di violenza, per poi chiamare in suo soccorso le forze dell'ordine. Dopo pochi minuti sul posto sono arrivati gli agenti della sezione volanti, dopo una breve ispezione della zona hanno bloccato quattro individui, palesemente ubriachi.

Oltre al leccese, sono stati individuati un italiano di origine ecuadoregna di 21 anni, un messicano di 19 anni ed un 35enne di Camburzano, piccolo paese vicino Biella, il quale in base alla descrizione fornita dalla vittima sarebbe il primo aggressore. Fra tutti l'unico che non avrebbe partecipato alla violenza ma solo assistito è il cittadino messicano, arrivato in Italia appena il giorno prima. La loro posizione è ora al vaglio degli inquirenti.

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