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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Gallipoli

Blitz dei vigili: sequestrato mezzo nettezza urbana

Gallipoli: il Comune ha evidenziato alcune irregolarità della ditta che gestisce la raccolta rifiuti. Liquidi inquinanti sversati per strada e nel terreno. Sigilli anche ad un lavaggio e a un deposito

Un'operazione ad ampio raggio scattata alle prime ore del mattino per verificare la regolarità del servizio di raccolta dei rifiuti della città di Gallipoli. Un blitz in piena regola portato a termine dai vigili urbani su disposizione del Comando di polizia amministrativa retto dal maggiore Patrizio Giannone e che ha interessato tanto il personale in servizio quanto le strutture e i mezzi a disposizione della ditta privata di Melissano che svolge il servizio di nettezza urbana in città per conto della società mista dei servizi della Seta eu. I controlli (eseguiti nello fattispecie dai sottoufficiali Roberto Pellone, Luigi Legari e Antonio Barba) hanno permesso di evidenziare alcune irregolarità e fatto scattare i sigilli e i relativi accertamenti penali in particolare su un mezzo adibito per la raccolta e su alcuni servizi e manufatti realizzati all'interno del capannone-deposito della ditta in questione che insiste lungo la stata 274 Gallipoli-Leuca.

Molti dei mezzi in dotazione del consorzio Seta sono subito apparsi, agli occhi e alla verifica degli agenti della polizia municipale gallipolina, in pessime condizioni igieniche. Per un auto-compattatore in particolare si è dovuto procedere al sequestro in quanto lo stesso durante il trasporto perdeva e disperdeva percolato e quindi liquidi da rifiuto ritenuti nocivi e inquinanti. In più all'interno del capannone di ricovero dei mezzi e dal quale prendono servizio i dipendenti (oltre una cinquantina) della ditta, è stata verificata l'assenza totale di acqua potabile. Situazione non del tutto consona con il rispetto dell'igiene pubblica e ulteriormente aggravata dal fatto che nella parte retrostante il deposito, sono stati individuati dai vigili anche "un lavaggio costruito abusivamente che presentava resti di rifiuto e percolato che venivano sversati direttamente nel terreno senza alcun controllo, e un elemento in cemento armato delle dimensioni di 3 metri per cinque senza autorizzazione e sottoposto a sequestro penale". I controlli sul personale e sui dipendenti ha evidenziato il fatto che su 50 operatori previsti in servizio, una decina erano assenti ma per motivi legati, a vario titolo, a riposo settimanale, malattia o a richiesta di ferie. E comunque gli assenti non erano stati sostituiti. Dopo le passate polemiche e la questione lodo arbitrale, per il consorzio Seta è arrivata anche questa ispezione a sorpresa le cui risultanze, in seguito ai provvedimenti eseguiti e alla relazione dei vigili, spettano ora alle autorità preposte.

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