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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Botte a madre disabile, sorella e genero: indagati un avvocato e il padre

Disposto dalla gip Anna Paola Capano il divieto di avvicinamento per i due uomini alle persone offese. L'anziano risponde, oltre che di lesioni in concorso col figlio, anche di maltrattamenti in famiglia. Numerosi gli episodi al vaglio della magistratura

LECCE - Sarà un’inchiesta ad accertare se è vero che un avvocato 59enne del foro di Lecce, insieme al padre 86enne, già professore, si sia scagliato contro la madre disabile, di 82 anni, alla sorella e al genero: la prima sarebbe stata privata del girello necessario per deambulare e schiaffeggiata; la seconda strattonata e percossa; il terzo, colpito con schiaffi e pugni.

L’episodio, costato ai malcapitati lesioni, con prognosi tra i 4 e gli 8 giorni (come da referto rilasciato nel pronto soccorso di Tricase) risale al 30 ottobre scorso, ma sarebbe solo l’ultimo di una serie di vessazioni avvenute tra le mura domestiche in un comune del Basso Salento.

Il padre di questi, infatti, risponde oltre che di lesioni, di maltrattamenti in famiglia. Come detto, saranno le indagini, coordinate dalla sostituta procuratrice Rosaria Petrolo, a stabilire la verità, ma intanto la giudice Anna Paola Capano ha emesso un’ordinanza per impedire ai due uomini di avvicinarsi alle persone offese, dalle quali dovranno mantenere una distanza di almeno 300 metri.

Stando al racconto delle donne, assistite dall’avvocata Francesca Conte, le offese, le denigrazioni, le aggressioni fisiche sarebbero state all’ordine del giorno.

“Maledetto il giorno in cui sei nata, avrei dovuto ucciderti quando sei nata, sei stata la rovina di questa famiglia. Vi caccio di casa, cambio le serrature”, le frasi che l’anziano avrebbe rivolto alla figlia. “Non capisci niente”, “non conti niente”, “sei una cretina, una storpia”, quelle indirizzate alla convivente che sarebbe stata anche minacciata di morte, percossa, sputata addosso, e in un’occasione spinta contro un mobile e privata del telefono cellulare. Insomma, secondo l’accusa, l’uomo sarebbe stato un padre-padrone: avrebbe preteso che la moglie si occupasse in via esclusiva delle faccende domestiche e che fosse lui a gestire gli introiti. Il figlio, anziché schierarsi in difesa delle malcapitate, avrebbe condiviso quella mentalità maschilista.

L’86enne è indagato per lesioni anche per un altro episodio che sarebbe avvenuto il 26 giugno del 2023. Durante una discussione, al diniego di moglie, figlia e genero di lasciare l’abitazione, dopo aver tirato via la tovaglia facendo cadere pietanze e stoviglie, avrebbe lanciato il tavolo contro la prima che già aveva provato a colpire, invano grazie alla protezione della seconda, con un mobiletto.

Nei prossimi giorni, si terrà l'interrogatorio di garanzia, durante il quale gli indagati, difesi dall’avvocato Luigi Corvaglia, potranno fornire la propria versione dei fatti.

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