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Cronaca

Bravata: prendono l'auto di papà, scambiati per banditi

Acceleratore a tavoletta, all'una di notte corsa ad alta velocità nel nord Salento. Inseguiti da Trepuzzi fino a Lecce. I carabinieri pensavano fossero rapinatori. Ma erano quattro 17enni di Squinzano

LECCE - Acceleratore a tavoletta, all'una di notte va in scena la corsa ad alta velocità lungo le arterie del nord Salento. E quando dietro a quell'auto di grossa cilindrata, un'Alfa 166, si piazzano i carabinieri, convinti di trovarsi di fronte a pericolosi banditi, la vicenda si fa complicata. L'auto aumenta l'andatura, inizia un tallonamento a rotta di collo che porterà tutti i protagonisti di questa vicenda da Trepuzzi, dove è avvenuto l'avvistamento, fino alle porte di Lecce, in viale della Repubblica, nei pressi dell'ex manifattura tabacchi. Tutto, si scoprirà, per una bravata di quattro ragazzini non ancora 18enni. Una bravata non giustificabile, a priori, e che è costata cara, perché i quattro hanno avuto la poco brillante idea di affrontare una pericolosa e dissennata avventura in un momento di massima all'erta, per le forze dell'ordine, a causa di rapine in serie.

L'inseguimento ha avuto inizio in via Papa Giovanni XIII, a Trepuzzi, dov'è avvenuto il primo avvistamento di un'auto sospetta, con caratteristiche corrispondenti a quelle di un altro veicolo descritto da un testimone dopo uno dei colpi avvenuti nei giorni scorsi. Ma quando i militari hanno tentato di avvicinarsi all'autovettura, il guidatore, intimorito, ha cercato di seminarli. Non potendo fare altro che peggiorare la situazione, e mettendo a rischio se stesso e gli altri tre amici. Più volte, infatti, l'auto ha sbandato, rischiando di finire fuori strada. Ai carabinieri di Trepuzzi, nel frattempo, s'è aggiunta una pattuglia dell'aliquota radiomobile della compagnia di Campi Salentina, e la questione s'è fatta davvero grossa. Arrivati a Lecce, nei pressi della ex manifattura, i quattro ragazzi hanno preferito abbandonare l'auto e proseguire a piedi, venendo comunque fermati.

Sorpresa, quando i carabinieri hanno identificato quattro studenti di Squinzano, tutti intorno ai 17 anni, che poco prima avevano preso di nascosto l'auto al genitore di uno di loro, un professionista squinzanese. Il conducente del mezzo è stato denunciato alla procura dei minori per guida senza patente. La posizione di tutti è comunque ancora al vaglio del tribunale, per eventuali altri provvedimenti.

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