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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

C'è chi viene e c'è chi va…

Domani il taglio del nastro del nuovo impianto filoviario di Lecce. Ma dalla scorsa estate il bus turistico a due piani è fermo in un deposito all'aperto. I due mezzi sono ora incompatibili?

Ma ve lo ricordate il bus turistico a due piani con i giapponesi e i tedeschi seduti lì sopra a scattare dall'alto fotografie ai monumenti di Lecce? Tu in mezzo al traffico per lavoro e quelli che te li ritrovavi a sorridere dietro gli occhiali da sole ora in piazza Sant'Oronzo, ora in via XXV Luglio, giù per viale Lo Re. Fa niente se di tanto in tanto intralciava il traffico, il mezzo, e quel colore rosso sbarazzino poco c'azzeccava con i frenetici pensieri calati nel delirio del tran tran quotidiano: era comunque bello a vedersi e poi ai leccesi piaceva perché rafforzava il leit motiv secondo cui "Lecce ha riscoperto davvero la sua vocazione turistica". Insomma, vederselo sbucare ad un tratto, dopo mezzo secondo di sano rosicare, ti riportava con la testa altrove: Londra, Parigi, Roma? Grazie per lo stimolo alla fantasia.

Era la primavera-estate del 2006. Esattamente un anno fa. Fu inaugurato in pompa magna con il sindaco che si fece un giro per presentare alla stampa il progetto del Comune. Ma dov'è finito il bus turistico a due piani con i giapponesi e i tedeschi seduti lì sopra a scattare dall'alto fotografie ai monumenti di Lecce? A metà strada tra Lecce e Villa Convento, sconfinato tra le mura di un deposito all'aperto. E' lì fermo dalla fine della scorsa estate. E ora il suo futuro sembra essere più incerto che mai. Eppure dall'amministrazione comunale qualche investimento per garantire il servizio all'epoca fu fatto. E impegni di spesa furono adottati, anche se i proprietari del mezzo restano altri. Insomma, il bus turistico era stato pensato per nascere e vivere nell'arco di una stagione o il servizio avrebbe dovuto essere garantito per gli anni successivi alla sua inaugurazione?

Bus che se ne va filobus che arriva. Domani , venerdì 11 maggio, il taglio del nastro del nuovo impianto filoviario di Lecce, che in questi giorni è in fase di collaudo. "La filovia - come spiega una nota da Palazzo Carafa - basata su tecnologie avanzate, è uno degli elementi cardine della nuova mobilità cittadina". Sarebbe opportuno adesso che qualcuno sfatasse le maldicenze di quei sospettosi secondo i cui il bus turistico non potrebbe più aggirarsi per le vie cittadine a causa dei fili elettrici che sovrastano la città. Vi immaginate d'altronde i vacanzieri seduti sul vivace bus a due piani mentre alla scoperta degli angoli più suggestivi della città seguono con lo sguardo i cavi elettrici che si snodano sulla testa?

C’è chi viene e c’è chi va…

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