rotate-mobile
Cronaca

Carcere: un detenuto in sciopero della fame da 5 giorni

Davide Spagnolo, 18 anni per omicidio, richiede di studiare e l'avvicinamento a casa per stare con la madre malata. Pronto a sostenerlo il presidente di un'associazione per i diritti dei reclusi

Davide Spagnolo è nato il 20 agosto del 1971. E' di Manfredonia, in provincia di Foggia. E sta scontando una pena detentiva di 18 anni per omicidio. "Spagnolo si trova attualmente nel carcere di Borgo San Nicola, a Lecce. E' stato trasferito qui da quasi due mesi. In precedenza era recluso presso Porto Azzurro, nell'Isola d'Elba. E da cinque giorni, oggi compreso, ha iniziato uno sciopero della fame ad oltranza". A raccontare questa storia è Andrea Pati, di Monteroni di Lecce, presidente dell'associazione "Papillon", fondata con lo scopo di tutelare i diritti di detenuti ed ex detenuti.

Pati, che attualmente si trova in regime di semilibertà, il 17 marzo con la sua associazione organizzerà presso la sala convegni della "Casa dello studente" di Monteroni un meeting su "La risocializzazione del detenuto tra utopia e realtà". Ed è proprio una storia di risocializzazione e di opportunità, quella che affronta nell'intervista.

"Spagnolo - spiega Pati - ha chiesto ed ottenuto l'avvicinamento, per avere la possibilità di stare accanto a sua madre, anziana e non più autosufficiente. Ma Lecce è comunque una sede detentiva troppo lontana. Il suo desiderio è di arrivare a Foggia. Non c'è altra ragione, non chiede di uscire dal carcere, ma solo di ottenere un ulteriore avvicinamento. E per questo ha iniziato lo sciopero della fame. Per questo e per un altro motivo, altrettanto importante".

"Quando si trovava all'Isola d'Elba - continua a raccontare Pati - ha avuto l'opportunità di rientrare in un programma educativo, per cui ha speso tre anni a studiare come tecnico geometra. Una volta giunto a Lecce, ha richiesto l'opportunità di fare l'esame integrativo, ma ancora non s'è mosso nulla. L'impressione è che vi sia un certo lassismo".

Questa è la storia, così come raccontata da Pati. Una storia che "ha condotto Spagnolo, ormai stanco di tutta questa situazione, a voler intraprendere lo sciopero della fame". E si tratta di un quadro, questo, che potrebbe avere ulteriori sviluppi nelle prossime ore. "Se le cose non dovessero cambiare - conclude infatti Pati - in qualità di presidente di "Papillon" mi assocerò in segno di protesta allo sciopero della fame di Spagnolo".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Carcere: un detenuto in sciopero della fame da 5 giorni

LeccePrima è in caricamento