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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Caso via Brenta, Guagnano non risponde alle domande

Ha scelto di rimanere in silenzio l'imprenditore proprietario della Socoge ai domiciliari da martedì scorso con l'accusa di truffa in concorso. Nei prossimi giorni presenterà una memoria difensiva

LECCE - Ha scelto di rimanere in silenzio Pietro Guagnano, l'imprenditore proprietario della Socoge ai domiciliari da martedì scorso con l'accusa di truffa in concorso con l'ex dirigente Giuseppe Naccarelli per l'acquisto dei palazzi di via Brenta. Questa mattina alle 9,30 si è presentato al primo piano della Procura, nell'ufficio del sostituto procuratore Imerio Tramis, e si è avvalso della facoltà di non rispondere. Intanto i suoi legali, gli avvocati Gaetano De Mauro e Massimo Manfreda, fanno sapere che nei prossimi giorni presenteranno una memoria difensiva per chiarire sotto ogni aspetto la posizione del loro assistito nella vicenda della compravendita delle attuali sedi del tribunale civile.

Secondo l'accusa, la presunta truffa per le casse comunali, obbligate dal contratto a versare 35 milioni di euro per l'acquisto degli immobili di via Brenta, sarebbe stata ordita proprio al fine di agevolare i proprietari della Socoge, che costruirono i palazzi. Per le spiegazioni di Guagnano si dovrà attendere, ma intanto nei prossimi giorni saranno ascoltate altre persone informate sui fatti che potrebbero consegnare in mano agli inquirenti elementi utili ai fini della scottante inchiesta. Si ipotizza che davanti al pubblico ministero potrebbero comparire alcuni dirigenti, ed alla fine anche qualche esponente politico.

Bocche cucite su un eventuale secondo interrogatorio di Giuseppe Naccarelli, che sabato si è visto rigettare l'istanza di revoca della custodia cautelare in carcere presentata dal difensore Stefano De Francesco. Secondo il gip Ercole Aprile la sua versione dei fatti resa in sede d'interrogatorio sarebbe discordante con quanto dichiarato dalle persone che finora sono state sentite dagli inquirenti. Da queste discrepanze si evincerebbe che qualcuno forse non ha detto tutta la verità, oppure che Naccarelli potrebbe aver taciuto qualcosa che gli investigatori sono decisi a scoprire.

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