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Cronaca

Carabinieri alla porta: consegna l'hashish ma cerca di gettare via la cocaina

A Cavallino fermato un 51enne. Dapprima ha collaborato, poi ha provato a far sparire due involucri con 114 grammi di droga

CAVALLINO – L’hashish l’ha consegnato subito. Probabilmente sperava di cavarsela con poco. La “merce” più scottante, infatti, due involucri con pietre pressate di cocaina per quasi 114 grammi, erano nascosti e Marco Santo Marzo, 51enne, ha tentato di sbarazzarsene usando una stratagemma. Tutto inutile, perché alla fine la droga è stata recuperata e per l’uomo è scattato l’arresto.

A fermarlo, dopo una perquisizione in un’abitazione nel centro Cavallino, sono stati i carabinieri della Sezione radiomobile di Lecce. I quali già da diverso tempo sospettavano di qualche suo coinvolgimento in traffici di stupefacenti. Più che altro come addetto alle consegne, è l’ipotesi. Un tramite, insomma, visto che non sono stati trovati né bilancino, né denaro in contanti.

Ieri mattina, dunque, il controllo in casa di Marzo, al momento senza occupazione. Quando i militari si sono presentati alla porta, non ci ha messo molto a consegnare, spontaneamente, un pacchetto con 20 grammi di hashish. Di rito gli è stato chiesto se avesse altra sostanza, ma sembra che il 51enne abbia negato.

Questo non ha certamente fermato i carabinieri, determinati a proseguire la ricerca con o senza collaborazione, tanto più che l’uomo avrebbe manifestato un’agitazione crescente, alimentando i sospetti. E alla fine, con una scusa, ha tentato pian, piano di avvicinarsi a una casetta per gli attrezzi del giardino, dove, dietro un vaso, c’erano i due involucri con le pietre di cocaina, che a un certo punto ha afferrato e lanciato in direzione di un edificio limitrofo.

I militari devono aver pensato che stesse per pianificare qualcosa del genere, per cui l’hanno sempre tenuto d’occhio. E la mossa, per quanto fulminea, non è sfuggita. I due involucri sono così stati recuperati. Uno si era fermato proprio sul muro di cinta che separa le due proprietà. L’altro, invece, era finito nel giardino attiguo. Totale, 113,8 grammi. Marzo è stato così condotto in caserma, a Lecce e, sentito il pubblico ministero di turno, Francesca Miglietta, dichiarato in arresto e sottoposto ai domiciliari. È difeso dall’avvocato Umberto Leo.

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