rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Melpignano

Cave di pietra non in regola: sequestrati due impianti

A Melpignano, "patria" dell'estrazione della pietra leccese, i carabinieri del Noe hanno sequestrato due cave e segnalato alla Procura entrambi i soci della prima cava ed il gestore della seconda

Una cava non è proprio una buca scavata con la pala e pertanto i titolari sono tenuti a rispettare leggi sulla sicurezza del lavoro e sulla tutele dell'ambiente. Invece proprio a Melpignano, "patria" dell'estrazione della pietra leccese, i carabinieri del Noe hanno sequestrato due cave. Dopo aver controllato un impianto, hanno verificato che i titolari non avevano nominato il direttore tecnico di cava, omesso la denuncia di inizio attività, e poi dalla mancanza del documento di sicurezza dell'impianto e della relazione inerente la stabilità del fronte di cava alla coltivazione della stessa ad una distanza dal ciglio della strada inferiore ai limiti previsti dalla legge; nel secondo impianto ispezionato invece mancava la denuncia di inizio attività, anche in questo caso la nomina del direttore tecnico di cava e la relazione sulla stabilità dei fronti di cava.

L'operazione dei militari del Nucleo operativo ecologico di Lecce si focalizzata proprio nell'ambito di un monitoraggio e controllo delle attività estrattive esistenti tra il capoluogo salentino, Brindisi e Taranto, con il supporto dell'Ufficio minerario regionale. Il sequestro è scattato al termine dei controlli effettuati dal Noe con il supporto dei colleghi della stazione di Corigliano d'Otranto, i quali hanno accertato cinque violazioni. Tre invece segnalate

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cave di pietra non in regola: sequestrati due impianti

LeccePrima è in caricamento