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Cronaca

Celebrata anche a Lecce la ricorrenza della Virgo Fidelis, patrona dell'Arma

Questa mattina, nella chiesa di San Giovanni Maria Vianney di piazza Partigiani, si è celebrata a Lecce la ricorrenza della Virgo Fidelis, alla presenza della massime autorità provinciali, civili e militari. Nell'Arma il culto alla Virgo Fidelis iniziò subito dopo l'ultimo conflitto mondiale

Carabinieri, cerimonia ad Agrigento per la "Virgo Fidelis"

LECCE – Questa mattina, nella chiesa di San Giovanni Maria Vianney di piazza Partigiani, si è celebrata a Lecce la ricorrenza della Virgo Fidelis, alla presenza della massime autorità provinciali, civili e militari. Nell'Arma il culto alla Virgo Fidelis iniziò subito dopo l'ultimo conflitto mondiale per iniziativa di monsignor Carlo Alberto Ferrero di Cavallerleone, ordinario militare d'Italia, e di P. Apolloni S.J., cappellano militare capo.

La celebrazione della Virgo Fidelis risale al 1949, quando Sua Santità Pio XII proclamò ufficialmente Maria "Virgo Fidelis Patrona dei Carabinieri", fissandone la ricorrenza al 21 novembre: data in cui la Cristianità celebra la festa liturgica della Presentazione di Maria Vergine al tempio ed anniversario della “Battaglia di Culqualber”. Si tratta di uno dei più cruenti fatti d’armi che ebbe luogo il 21 novembre del 1941 in terra d'Africa, nel quale un intero Battaglione di Carabinieri si sacrificò nella strenua difesa, protrattosi per tre mesi, del caposaldo di Culqualber. Quei caduti sono andati a far parte della folta schiera di Carabinieri che, in pace ed in guerra, hanno saputo tener fede al giuramento prestato fino all'estremo sacrificio. Alla Bandiera dell'Arma dei Carabinieri fu conferita, per quei combattimenti, la seconda Medaglia d'Oro al Valor Militare, dopo quella ottenuta in occasione della partecipazione alla Prima Guerra Mondiale.

La Santa Messa Solenne è stata officiata da don Angelo Corvo, parroco della chiesa madre di Parabita, alla presenza di carabinieri in servizio ed in congedo e di Autorità civili e militari della provincia, ricevute dal colonnello Nicodemo DSC_2638-2-2Macrì, comandante provinciale dei Carabinieri. Tra queste il questore Antonio Maiorano, il colonnello Vincenzo Di Rella, comandante provinciale della guardia di finanza, il presidente del Tribunale Francesco Giardino, Giuseppe Vignola procuratore generale della Repubblica, Mario Buffa già presidente della Corte d’Appello, Antonio Maruccia e Fernando Musio avvocati generali dello Stato, Maria Cristina Rizzo procuratore del Tribunale per i Minorenni, il colonnello Vito Margiotta del Centro documentale dell’E.I., l’ingegnere Eugenio Barisano Comandante dei Vigili del Fuoco, il colonnello Donato Zacheo comandante della Polizia municipale, l’assessore Severo Martini.

Nel corso della cerimonia religiosa, resa suggestiva dalla partecipazione di un affiatato coro, che ha dato risalto ai momenti salienti, è stato rievocato anche il fatto d’arme storico relativo alla strenua resistenza che, dall’agosto al novembre del 1941, di cui fu protagonista il primo gruppo carabinieri, formato da carabinieri e zaptié (truppe locali) nel caposaldo di Culqualber, in Africa Orientale. Commovente anche il ricordo della giornata dell’orfano, che rappresenta per i carabinieri un momento di vicinanza alle famiglie dei colleghi caduti in servizio.

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