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Cambio di guardia nell'Arma: il generale Visone lascia la Puglia

Il comandante ha salutato i carabinieri del Salento, complimentandosi per i risultati raggiunti. Ricoprirà il nuovo incarico presso la Scuola marescialli di Firenze, mentre gli succederà il generale Claudio Vincelli

LECCE - Ha salutato e ringraziato tutti i carabinieri del Salento, presso la sede del comando provinciale di Lecce. Il generale di divisione, Aldo Visone, comandante della Legione carabinieri di Puglia dal 2009, lascerà il proprio incarico, andando a ricoprirne uno nuovo: diverrà comandante della Scuola marescialli e brigadieri dei carabinieri di Firenze. Ha espresso la sua gratitudine per l’armoniosa collaborazione realizzata sul territorio, facendo gli auguri al generale di brigata, Claudio Vincelli, attualmente capo del IV Reparto del comando  generale dell’Arma dei carabinieri, che gli succederà.

Ad  accogliere l’alto ufficiale è stato  il comandante provinciale, il colonnello Maurizio Ferla, assieme a  tutti i militari dell'Arma di Lecce, davanti ai quali Aldo Visone ha espresso il proprio sincero ringraziamento per l’ottimo lavoro svolto, sottolineando come sia stato ben recepito, secondo il suo indirizzo,  l’importanza e la finalità  che assume la  figura del “carabiniere per il sociale”. Altro indirizzo, che  è stato ampiamente raggiunto come risultato, ha  riguardato l'intensificazione dei servizi esterni per il controllo del territorio.

 Altro aspetto che il comandante della Legione Puglia ha voluto porre anche in risalto è il concetto di sicurezza che non deve essere  inteso solo come la protezione dell'incolumità fisica e della proprietà privata, ma anche  come la  capacità di  essere altrettanto sensibili a tutti quei fenomeni che riguardano la sicurezza stradale, la sicurezza dei luoghi di lavoro, la tutela dell’ambiente e la salute pubblica. Al termine della cerimonia dei giorni scorsi, inoltre, il generale Visone ha rivolto un commosso saluto ai famigliari dei militari caduti nell’adempimento del loro dovere, un saluto caro e affettuoso anche alle  famiglie  di tutti i carabinieri in servizio, ai militari in congedo e ai rappresentanti del Cobar.

 

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