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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Vernole

Cesine, fiamme dolose: distrutto un ettaro di canneto

Un atto vandalico che può essere letto come una vera e propria minaccia, secondo il Wwf. Il rogo ha interessato una zona paludosa a ridosso della riserva. Sul posto vigili del fuoco e corpo forestale

VERNOLE - Gli attivisti del Wwf ne sono convinti: sarebbe un atto vandalico che può essere letto come una vera e propria minaccia. Con l'estate ormai alle porte ed i primi caldi. Ieri sera, un vasto rogo ha interessato circa un ettaro di palude in località Campolitrano, nel territorio del comune di Vernole, a ridosso della riserva naturale dello Stato delle Cesine. Un'oasi naturale che il Wwf difende e che già in passato è stata, purtroppo, interessata da enormi incendi dolosi.

La segnalazione è giunta alle 20,30 circa alle sale operative del corpo forestale dello Stato e dei vigili del fuoco. Sul posto sono intervenute un'autobotte dei pompieri con sei uomini, una pattuglia della forestale, personale del settore foreste della Regione Puglia Settore Foreste e del Wwf stesso, ente gestore dell'adiacente riserva.

Le fiamme hanno interessato una superficie ricoperta da canneto, considerato habitat prioritario all'interno della zona di interesse internazionale per la protezione della fauna acquatica "Le Cesine". Solo grazie al tempestivo intervento ed al coordinamento tra le forze in campo il fuoco non si è propagato ulteriormente, rischiando di interessare la vegetazione della riserva. Le aree percorse dal fuoco - spiegano dal Wwf - hanno tempi di recupero molto lenti, in relazione alla frequenza, all'estensione e alla complessità dell'ecosistema colpito.

Occorrono circa 100 anni a un bosco di latifoglie, come le faggete e quercete, per recuperare, la macchia mediterranea alcune decine. In Italia dalla metà degli anni ottanta ai primi anni del 2000 gli incendi boschivi hanno distrutto circa un milione e 100mila ettari di superficie boschiva, pari ad una regione più grande dell'Abruzzo. E' stato calcolato che un incendio distruttivo di un ettaro di pineta può causare la morte di 300 uccelli, 400 piccoli mammiferi e cinque milioni di insetti: un danno diretto e immediato per la fauna al quale si aggiunge anche la frammentazione degli habitat che inficerà il successo riproduttivo delle stagioni successive.

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