Chiama il 112 e annuncia: "Mi sto suicidando". Fermato
Intorno alle 18,30 un 60enne di Guagnano ha telefonato al 112. Immediatamente sono scattate le ricerche: i carabinieri l'hanno trovato svenuto per terra con un filo di ferro legato intorno al collo
Redazione
26 aprile 2010 20:27
GUAGNANO - Ancora qualche minuto e forse si sarebbe consumata una tragedia. L'hanno trovato per terra, con un filo di ferro intorno al collo, aveva quasi perso i sensi. Questa la scena davanti alla quale si sono trovati i carabinieri della stazione di Guagnano, che sono riusciti a salvare in extremis un 60enne del posto che voleva farla finita.
Era solo, in una campagna nei pressi del cimitero, lungo la strada che conduce a San Donaci. I militari sono arrivati a lui grazie ad alcune sommarie indicazioni che lui stesso aveva fornito. Perché prima di compiere quell'insano gesto, gli è balenato per la mente un barlume di lucidità. Lo sconforto era tanto, troppo da sopportare, ma forse con quella telefonata al 112 ha avanzato una tacita richiesta di aiuto.
Al carabiniere della centrale di Lecce che ha preso la telefonata, ha annunciato di volersi suicidare. Il militare, allarmato, ha cercato di farlo parlare il più possibile per dissuaderlo, e contemporaneamente carpirgli informazioni utili per capire dove fosse al fine di inviare subito una pattuglia. Ma il 60enne non è stato così preciso, nonostante avesse dato delle indicazioni di massima. Immediato l'intervento dei carabinieri della stazione di Guagnano, i quali sono riusciti a capire dove si trovasse il suicida. Ma quando l'hanno trovato per terra vicino al un albero al quale era legato ad un filo di ferro, hanno temuto di essere arrivati troppo tardi. Era quasi svenuto, il soffocamento era già iniziato.
I militari hanno immediatamente reciso quel filo che stava per ucciderlo, riuscendo così a salvargli la vita. Quella vita che lui non voleva più, a causa di problema personale molto grave. Probabilmente, ad indurlo a quel gesto estremo ha contribuito un provvedimento del Tribunale con il quale è stato disposto l'allontanamento dalla famiglia. L'uomo si trova ora ricoverato presso l'ospedale di Campi Salentina, dove i medici lo tengono sotto stretta osservazione.
Era solo, in una campagna nei pressi del cimitero, lungo la strada che conduce a San Donaci. I militari sono arrivati a lui grazie ad alcune sommarie indicazioni che lui stesso aveva fornito. Perché prima di compiere quell'insano gesto, gli è balenato per la mente un barlume di lucidità. Lo sconforto era tanto, troppo da sopportare, ma forse con quella telefonata al 112 ha avanzato una tacita richiesta di aiuto.
Al carabiniere della centrale di Lecce che ha preso la telefonata, ha annunciato di volersi suicidare. Il militare, allarmato, ha cercato di farlo parlare il più possibile per dissuaderlo, e contemporaneamente carpirgli informazioni utili per capire dove fosse al fine di inviare subito una pattuglia. Ma il 60enne non è stato così preciso, nonostante avesse dato delle indicazioni di massima. Immediato l'intervento dei carabinieri della stazione di Guagnano, i quali sono riusciti a capire dove si trovasse il suicida. Ma quando l'hanno trovato per terra vicino al un albero al quale era legato ad un filo di ferro, hanno temuto di essere arrivati troppo tardi. Era quasi svenuto, il soffocamento era già iniziato.
I militari hanno immediatamente reciso quel filo che stava per ucciderlo, riuscendo così a salvargli la vita. Quella vita che lui non voleva più, a causa di problema personale molto grave. Probabilmente, ad indurlo a quel gesto estremo ha contribuito un provvedimento del Tribunale con il quale è stato disposto l'allontanamento dalla famiglia. L'uomo si trova ora ricoverato presso l'ospedale di Campi Salentina, dove i medici lo tengono sotto stretta osservazione.
Redazione
26 aprile 2010 20:27
