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Cronaca Gallipoli

Chioschi, pedane in spiaggia. Comune decide a fine mese

Il 30 novembre responso definitivo sul rilascio del nulla osta paesaggistico. Per il Tar le strutture non vanno smontate. La Soprintendenza prende tempo e i concessionari diffidano l'amministrazione

GALLIPOLI - Stagione balneare ormai chiusa e ombrelloni e sdraio belli e stipati. Molti operatori hanno provveduto a smontare strutture prefabbricate e gazebo montati sull'arenile. Altri proseguono la controversa battaglia per il mantenimento di chioschi e delle pedane degli stabilimenti balneari sulle spiagge per tutto l'anno. Senza cioè la necessità da parte dei concessionari di provvedere allo smontaggio delle strutture amovibili fuori stagione.

Le disposizioni regionali lo consentirebbero anche, ma la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici ha più volte espresso parere negativo, orientando verso il diniego la decisione del Comune. E' successo con l'istruttoria avviata già lo scorso anno sul litorale gallipolino e con i concessionari demaniali che si sono visti respingere le istanze finalizzate ad ottenere l'autorizzazione paesaggistica per il mantenimento durante la stagione invernale delle strutture balneari. Ci ha pensato però il Tar di Lecce, accogliendo una sfilza di ricorsi, a ribaltare la situazione, respingendo di fatto le decisioni negative assunte dall'amministrazione pubblica sulla scorta del parere della Soprintendenza.

Alla luce delle disposizioni della giustizia amministrativa il Comune ha quindi riavviato la procedura per il rilascio dell'autorizzazione paesaggistica annuale, rendendo edotta nell'ottobre scorso anche la Soprintendenza regionale. Quest'ultima però non ha ancora conciliato. Ovvero non ha espresso un parere immediato e favorevole sul mantenimento annuale dell'ossatura delle strutture balneari, scaricando in buona sostanza la patata bollente al Comune. Ovvero la Soprintendenza ha affidato la valutazione delle sentenze favorevoli ai concessionari all'Avvocatura generale dello Stato e attende di decidere se impugnarle nei successivi gradi di giudizio. Nel contempo non esprimerà pareri ulteriori ed ha lasciato libero arbitrio agli uffici comunali. Una sorta di "suggerimento" a decidere di adeguarsi alle sentenze e quindi rilasciare o meno il nulla osta paesaggistico anche senza il parere espresso dalla stessa Soprintendenza, a corredo.

Il tutto mentre già il 20 ottobre scorso, forti anche delle motivazioni addotte dal Tar, i concessionari richiedenti hanno diffidato il Comune a decidere. Ma a norma di legge, gli uffici comunali devono attendere la scadenza naturale dei 45 giorni di tempo concessi alla Soprintendenza per esprimere il parere richiesto. Termine che scadrà tra il 18 il 20 novembre prossimo e così solo entro la fine del mese il Comune emetterà il provvedimento definitivo sul rilascio del nulla osta paesaggistico per il mantenimento delle strutture sulla spiaggia per tutto l'anno.

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