Cinque colpi di pistola contro l'auto dell'imprenditore
Spari contro contro la Mercedes del titolare uno stabilimento balneare di Porto Cesareo. Tutto è accaduto intorno alla mezzanotte. La denuncia ai carabinieri da parte dell'imprenditore, un 36enne
Redazione
07 giugno 2011 12:21
PORTO CESAREO - Colpi di pistola, almeno cinque, contro la Mercedes del titolare di uno stabilimento balneare di Porto Cesareo, sulla strada per Torre Lapillo.
Tutto è accaduto intorno alle mezzanotte, quando ignoti hanno raggiunto l'abitazione dell'uomo, un 36enne del luogo, nei cui pressi aveva parcheggiato la propria auto, in via M3, una strada interna in quei paragi, come tante, ancora senza nome, per poi fare fuoco.
Non appena l'imprenditore si è accorto di quel che era accaduto, non ha perso tempo ed ha immediatamente allertato i carabinieri della stazione di Porto Cesareo. I militari hanno raggiunto il luogo per avviare subito le indagini.
Nelle immediate vicinanze della Mercedes, raggiunta dai proiettili sulla parte posteriore, i militari hanno trovato per terra qualche bossolo, di cui ancora però non è chiaro a quale calibro appartengano.
Intanto il titolare ha tenuto a dire ai carabinieri di non avere mai ricevuto richieste estorsive o altro e che sull'accaduto non riesce a darsi una spiegazione. I militari intanto hanno avviato le indagini per risalire agli autori del gesto.
Tutto è accaduto intorno alle mezzanotte, quando ignoti hanno raggiunto l'abitazione dell'uomo, un 36enne del luogo, nei cui pressi aveva parcheggiato la propria auto, in via M3, una strada interna in quei paragi, come tante, ancora senza nome, per poi fare fuoco.
Non appena l'imprenditore si è accorto di quel che era accaduto, non ha perso tempo ed ha immediatamente allertato i carabinieri della stazione di Porto Cesareo. I militari hanno raggiunto il luogo per avviare subito le indagini.
Nelle immediate vicinanze della Mercedes, raggiunta dai proiettili sulla parte posteriore, i militari hanno trovato per terra qualche bossolo, di cui ancora però non è chiaro a quale calibro appartengano.
Intanto il titolare ha tenuto a dire ai carabinieri di non avere mai ricevuto richieste estorsive o altro e che sull'accaduto non riesce a darsi una spiegazione. I militari intanto hanno avviato le indagini per risalire agli autori del gesto.
Redazione
07 giugno 2011 12:21
