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Cronaca

Conto svizzero, Buonerba in silenzio davanti al gip

L'ex consulente legale dell'allora sindaco Adriana Poli Bortone s'è avvalso della facoltà di non rispondere, di fronte al giudice Martalò. Oggetto delle indagini un conto da 1 milione 800mila euro

LECCE - E' rimasto il silenzio il professor Massimo Buonerba, ex consulente legale di Adriana Poli Bortone, nel periodo in cui è stata sindaco di Lecce, coinvolto in un'inchiesta su un presunto giro di riciclaggio portato avanti sull'asse Lecce-Lugano.

Per questa mattina era infatti stato fissato l'interrogatorio davanti dal gip Antonia Martalò, chiesto per rogatoria dalla procura elvetica che sta conducendo un'inchiesta parallela a quella di Lecce. Nella stanza del gip infatti c'era anche il pubblico ministero svizzero Pierluigi Pasi. Tutto è durato pochi minuti, giusto il tempo delle formalità di rito: Buonerba infatti ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere, uscendo dalla stanza del gip dopo pochi minuti insieme all'avvocato Sabrina Conte.

Il pm svizzero poi ha avuto un lungo incontro con il procuratore capo Cataldo Motta, che insieme all'aggiunto Antonio De Donno ed ai militari del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza si è recato a Lugano proprio per confrontarsi con gli inquirenti del Canton Ticino. Oltre a Buonerba, fra gli indagati (circa una decina) ci sono anche il figlio Roberto, l'imprenditore bolognese Giorgio Zoboli, il professore di Perugia Giordano Franceschini e l'ex bancario di Lugano Angelo Ferrari.

Le accuse sono a vario titolo quelle di associazione per delinquere, riciclaggio e favoreggiamento. Ma l'inchiesta è ancora agli inizi: oggetto delle indagini un conto da 1 milione 800mila euro depositato in una banca di Lugano che è stato sequestrato a Buonerba.

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