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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Melpignano

Copersalento: Blasi bacchetta Provincia e Regione

In una nota il sindaco di Melpignano chiede a Provincia e Regione di fare chiarezza sulle regole della sicurezza ambientale

La richiesta parte questa volta da Sergio Blasi, sindaco di Melpignano, che con una nota solleva il problema inquinamento legato alla "Copersalento" di Maglie, il sansificio che dai residui dei frantoi oleari produce derivati come la sansa e olio di sansa. La questione non è nuova dato che per anni l'azienda è stata oggetto di attenzione per ambientalisti ma non solo. L'industria si trova a circa 1 chilometro dal centro abitato ed è situata anche nell'area in cui ricadono altri paesi come Melpignano, appunto, Corigliano d'Otranto, Cursi e Castrignano dei Greci.

Blasi dice di raccogliere le preoccupazioni della cittadinanza, "così come quella di tutti coloro che abitano nell'immediata vicinanza. Di come sulla puzza che ammorba di notte non ci siano sufficienti chiarezze, rassicurazioni da parte degli uffici tecnici ambientali della Provincia e della Regione".

Ed è a questi due enti che il primo cittadino di Melpignano si rivolge: "Raccolgo la preoccupazione per rimetterla nelle mani della Provincia e della Regione perché arrivino le risposte, le rassicurazioni e soprattutto la certezza che le regole sulla sicurezza ambientale non si promettano solo durante la fse delle rivolte cittadine, che per quel che riguarda la Copersalento sono scemate negli ultimi anni, ma che diventino una normalità quotidiana".

Poi, approfondisce le motivazioni che lo hanno spinto ad affrontare la questione: "La Copersalento oltre a bruciare la sansa, brucia rifiuti, il Cdr che arriva da chissà dove. Sappiamo che i controlli e le analisi sui microinquinanti - aggiunge - quelle sostanze immesse nell'aria che non hanno odore ma che sono le più pericolose perché attaccano le parti molli provocando carcinomi, sono ferme al 2003. Quattro anni senza sapere di che natura è l'aria che si respira. E poi, qualora i controlli entrassero finalmente a regime, ossia ogni quattro mesi, vogliamo capire a quale normativa faranno riferimento, se ai parametri relativi a termovalorizzatori, che bruciano Cdr, oppure a quelli relativi agli impianti industriali, quale è la Copersalento"

Blasi conclude la sua nota parlando anche delle altre realtà salentine, come la Calacem di Galatina e la ditta Corvaglia di Diso "sulle quali - dice - l'unica certezza è che non ci sono certezze per la Salute".

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