rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Gallipoli

Coppola e Socialisti uniti, per Barba puzza d'inciucio

Le strigliate della Giovane Italia e di Palumbo risvegliano la politica gallipolina. L'ex sindaco stoppa sul nascere le alleanza trasversali, ma tiene sott'occhio i movimenti del centrosinistra

Non ti puoi assentare qualche giorno dal Salento, che in riva allo Ionio riesplode vigorosa la battaglia mediatica tra i pezzi forti della politica gallipolina. Da un lato il consigliere provinciale Giuseppe Coppola che in qualità di referente provinciale della "Giovane Italia", di craxiana fondazione, striglia l'immobilismo dei partiti della coalizione di Centrodestra e annuncia, più o meno palesemente, che è tempo di rompere gli indugi e scendere in campo per il "bene" della città. Il ritardo atavico del congresso cittadino di Forza Italia, il commissariamento di Alleanza Nazionale e la scalpitante costituente del movimento de "La Città" in salsa gallipolina su input dell'asse Mantovano-Congedo, e l'Udc di Giovanni De Marini che vedendo il tempo "malparato" ha da tempo sposato la federazione dei Moderati di Gallipoli a braccetto con l'Udeur (e sembra spingere verso il vento di centrosinistra), rendono il panorama della vecchia Casa delle libertà alquanto ingarbugliato. E poi c'è il senatore ed ex sindaco Vincenzo Barba a recitare il ruolo di ago della bilancia, stroncando sul nascere ogni ipotesi possibile, a suo dire, di inciucio in vista delle prossime elezioni amministrative della città bella. Coppola dal canto suo ha smosso le acque con una nota che lascia intravedere una probabile costituzione si una lista civica della "Giovane Italia" pronta "al confronto ed al dialogo con quanti condividano questo percorso e con chi è disposto a lavorare da subito alla elaborazione di un progetto serio per la città". Tradotto dal politichese tutto lascia intendere che l'ex coordinatore cittadino azzurro andrà avanti con la Giovane Italia per la sua strada decidendo in itinere se viaggiare parallelamente con Fi e il nuovo Popolo delle Libertà, o se optare per alleanze di diversa geografia politica, ma funzionali al progetto di rilancio della città.

Difficile pensare che se Fi e il Centrodestra decidessero di ricandidare l'ex sindaco Barba, la Giovane Italia sarebbe tra le liste a sostegno. Salvo che non esploda come per incanto la pax politica che riavvicini il senatore azzurro ai suoi ex dissidenti. Ma per ora siamo ancora in alto mare. Strigliata che sul versante opposto del centrosinistra ha suonato in questo fine settimana anche il neo Partito Socialista gallipolino con una nota del suo esponente più rappresentativo, ovvero l'avvocato Biagio Palumbo. E la convergenza di pensiero (e di contenuti) tra Coppola e Palumbo ha subito lasciato intravedere una possibilità concreta di dialogo e magari di alleanza dal sapore più programmatico che politico, nonostante le innegabili affinità di base. In buona sostanza se Coppola dice testualmente: "questa città è in piena emergenza e per risolvere questa emergenza ci vuole essenzialmente un patto tra persone serie. Persone capaci e con la voglia di far bene, unite dallo spirito collaborativo e che lavorino su una idea complessiva di città. Un'idea capace di essere sostenuta da un ampia fascia di cittadini, ceti produttivi, associazioni e magari anche da un'adeguata classe politica che sappia renderla attualizzabile". E Palumbo dall'altra parte gli fa eco: "Non vorremmo che dietro ai ritardi di qualcuno si celassero altri propositi e che si arrivasse, come è avvenuto nel 2006, all'ultimo momento quando ormai non c'è più nulla da discutere. I problemi di Gallipoli sono gravi, atavici e urgenti. E' necessario un patto tra persone serie di centrosinistra, ma anche di centrodestra, l'importante è che abbiano a cuore gli interessi della città". Questo lascia intendere che le basi per un dialogo "trasversale" ci sono tutte. E forse qualcosa in più. E così la pensa anche Barba che subito interviene sugli organi di stampa, a seguito delle note precedenti, per puntualizzare senza mezzi termini: "Nessun inciucio, nessuna possibilità di pastette e commistioni tra schieramenti opposti". Il senatore evidenzia anche altri due aspetti sui quali si concentra in queste ore la riflessione politica cittadina: i bisogni urgenti della città di programmi e progetti alternativi netti e definiti con un governo politico dai connotati partitici precisi. E la mentita che i partiti di centrodestra e di centrosinistra di Gallipoli siano fermi al palo o navigano a vista.

Per Barba: "I rappresentanti dei partiti importanti del centrodestra e i loro leader s'incontrano a tutti i livelli per discutere delle prossime amministrative e per organizzare squadre vincenti di governo, a prescindere dal candidato sindaco. E così, è bene che qualcuno avverta il signor Palumbo, accade come ci è dato di sapere anche nel centrosinistra….". Anche qui, traducendo il politichese, si lascia intendere che l'ex sindaco sta lavorando per serrare le fila del centrodestra, non disdegnando di fare un passo indietro per una sua personale candidatura a favore di una scelta condivisa e di "un programma politico incisivo e con una squadra di amministratori veramente onesti e competenti". E in seconda battuta che lo stesso Barba, non abbandonando mai la sua proverbiale scaltrezza e lungimiranza, tiene sotto controllo i "movimenti" degli avversari politici pronto, magari, ad assicurarsi l'appoggio di qualche scontento atavico del centrosinistra.

E mentre Coppola ribadisce che: "Il tempo è scaduto! I partiti politici gallipolini sono ancora fermi al palo e nell'empasse più totale. Anzi, ad essere obiettivi fino in fondo, possiamo dire che, a Gallipoli, i partiti sono ormai stati completamente spazzati via e svuotati di contenuti propositivi. Sarà stata forse colpa di un certo modo di concepire la pubblica amministrazione? Il tutto mentre la città langue ed ha un bisogno concreto di certezze e di interventi risolutori. Da troppo tempo si attende invano la celebrazione di un congresso cittadino di Forza Italia che sia capace di offrire una proposta politica adeguata ai bisogni della città. Ma giunti a questo punto non si può più continuare a navigare a vista. Non è più consentito temporeggiare e attendere che le compagini partitiche risolvano le questioni intestine per poi dedicarsi alla città. Ecco perché l'associazione Giovane Italia, che a livello nazionale ha già aderito al nuovo progetto politico del Pdl di Berlusconi - così come chiaramente ed esplicitamente illustrato dall'on. Stefania Craxi in occasione della sua visita a Gallipoli lo scorso Dicembre - ha deciso di rompere gli indugi". Partendo però anche dalla constatazione che il consigliere provinciale azzurro evidenzia: "Bisogna comunque essere consapevoli, per onestà intellettuale e senza vuoti proclami populistici, che è indispensabile una legislatura di transazione, capace, ma soprattutto consapevole, di dover affrontare con serietà e determinazione cinque anni di scelte magari impopolari, ma necessarie e propedeutiche per il rilancio economico e sociale di Gallipoli".

E sull'asse Coppola-Palumbo, o meglio Giovane Italia e Socialisti, demonizzata sul nascere da Barba, si potrebbe aggregare anche, trasversalmente, qualche altra compagine quale quella della Sinistra arcobaleno in salsa gallipolina - Rifondazione comunista, Verdi e Comunisti italiani - che proprio nella giornata di ieri ha avuto un primo confronto diretto proprio con il nuovo Partito Socialista. Il tempo degli indugi sembra definitivamente finito. Partiti, liste civiche e movimenti scalpitano per la corsa verso palazzo Balsamo. E se ne vedranno delle belle. Anche perché al di là delle dichiarazioni di facciata, il (sano?) trasversalismo, a Gallipoli, è stato sempre "di casa". Più di una reale e storica tradizione partitica.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Coppola e Socialisti uniti, per Barba puzza d'inciucio

LeccePrima è in caricamento