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Cronaca

Costruzione fuorilegge, avanti le ruspe. Anzi no

Comune ordina demolizione dello stabile abusivo sulla via per Merine ma prima che arrivino le ruspe il responsabile dell'illecito rassicura i tecnici: "Ci penserò io". E non resta che controllare

LECCE - L'ordinanza di demolizione del Comune di Lecce imposta al titolare del terreno e al proprietario del deposito che sorge alle porte della città, sulla strada per Merine, in via Calipari, è operativa da questa mattina ma è solo la punta di un iceberg. Le altre, tante, ordinanze di demolizione stanno ancora seguendo il loro iter, pachidermico.

Il Nucleo operativo di vigilanza edilizia del settore Urbanistica, d'altronde, ha decine e decine di pratiche che sanciscono, di fatto, il dato allarmante sull'abusivismo a Lecce. Una piaga. Anche perché demolire costa non poco alle casse comunali, che spesso devono ricorrere alla Cassa deposito e prestiti per fare fronte alle spese che poi verranno addebitate al proprietario dell'immobile fuori legge.

Questa mattina proprio il settore Urbanistica ha dato il via libera alla demolizione della costruzione alla periferia di Lecce, impegnandosi con il nolo delle ruspe per un importo di 23mila euro, quando il bilancio comunale ha previsto per spese specifiche appena 150mila euro, un granello di sabbia sul vasto arenile dell'abusivismo. Si tratta di una costruzione utilizzata per uffici e deposito di materiale edile di complessivi 400 metri quadrati, realizzata su un terremo agricolo, quindi non edificabile, di 800 metri quadrati: cancello automatico, area video sorvegliata, recinto di muratura.

Il sequestro del terreno e delle opere in muratura risale al 2008 ma solo oggi l'ordinanza di demolizione è diventata operativa, anche se le ruspe noleggiate dal Comune hanno dovuto fare dietro front. Il proprietario dell'immobile ha garantito ai tecnici comunali, giunti sul posto insieme alle forze dell'ordine, vigili del fuoco e ai tecnici dell'Enel che nel frattempo hanno provveduto staccare la corrente elettrica alla costruzione, che avrebbe provveduto lui a buttare giù i muri. Ed è stato accontentato. Il Comune, dal canto suo, seguirà passo passo la demolizione, anche se i 23mila euro per il noleggio delle ruspe sono belli che andati.

"Le operazione di demolizioni previste per questa mattina sono state momentaneamente sospese - dice Pippo Scordo, coordinatore del Nucleo di vigilanza edilizia del Comune di Lecce - in quanto il responsabile dell'abuso si è impegnato ad effettuare le operazioni di demolizione spontaneamente, provvedendo alle spese. Noi seguiremo i lavori per verificare che tutto proceda secondo quanto imposto dall'ordinanza".

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