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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Dall'auto sparano pallini nelle natiche del travestito

Denunciati cinque ragazzi di Lecce, il più giovane dei quali solo 16enne. Nella notte con una pistola ad aria compressa hanno iniziato a impallinare per divertimento le "lucciole" della stazione


Che la presenza di prostitute e travestiti nei pressi della stazione di Lecce sia malvista da molti, è un dato di fatto. Che si debbano sparare con pallini nel fondoschiena è un po' eccessivo. E così, una volta tanto in questura non ci finiscono le "lucciole" per la solita identificazione di rito, condita qualche volta da un denuncia per inosservanze varie, ma cinque giovani di Lecce non certo in vena di trascorrere una notte rovente, quanto di rovinarla a chi, bontà sua, stava esercitando il mestiere più antico del mondo. Cinque giovanotti, dunque, il più giovane sedicenne, i più grandi di 21 anni, appassionatamente stretti uno accanto all'altro in una Renault Clio, non sapendo forse come far morire un anonimo martedì sera di deliziosa tramontana che ha spento l'arsura dei giorni scorsi, hanno deciso di imboccare viale Oronzo Quarta per andare in cerca di avventure.

No, non quel tipo di avventure che verrebbero in mente ai più maliziosi. Ma, impugnando una pistola a pallini, simile a quelle originali, hanno iniziato ad andare su e giù in auto per il viale e, come in un safari, a prendere di mira i due malcapitati di turno che intorno alle 2 di notte ancora non avevano smontato dal "turno": una prostituta ed un travestito. Finestrino aperto e poi pam, pam, pam e ancora pam. I giovani cecchini della notte hanno fatto centro più volte, sulle natiche del travestito e sull'avambraccio di una squillo. Quando, verso le 2,30, una pattuglia della polizia è passata per la solita ronda (come risaputo, nelle vie circostanti è in vigore un divieto di transito dalle 21 alle 3 del mattino), sono venuti a conoscenza dell'episodio direttamente dalle vittime dell'inusuale sparatoria, ancora indolenzite e con qualche escoriazione (e meno male che nessun pallino è finito in qualche occhio). I cinque, hanno saputo gli agenti, si trovavano a bordo della Clio, di colore grigio.

La volante ha così iniziato una perlustrazione nei dintorni, che ha avuto il momento di apice circa mezzora dopo in via Rudiae, non molto lontano dalla stazione. L'auto, del tutto simile a quella descritta, viaggiava in direzione di viale Grassi. Durante l'avvicinamento, i giovani hanno però forse fiutato guai in arrivo, tanto che, confidando nelle ombre della sera, hanno gettato la pistola dal finestrino. Arma trovata successivamente, e percepita, di primo acchito, come "un oggetto scuro" dagli agenti di polizia. La Clio è stata fermata in via Orsini Ducas, ed i poliziotti hanno identificato i ragazzi, tutti leccesi: rispettivamente, un 16enne, un 19enne, un 20enne e due 21enni. Il controllo dell'auto ha permesso di scovare sul tappetino del sedile posteriore destro una bomboletta da 1000 millilitri di gas, di quelle utilizzate per il caricamento di pistole ad aria compressa. Accanto, una confezione di pallini in plastica.

I poliziotti di una seconda volante giunta poco dopo sul posto, hanno trovato sotto un'auto parcheggiata in via Antonaci, una pistola ad aria compressa completa di caricatore, contenente undici pallini in plastica simili a quelli già rinvenuti all'interno della Clio. Tutti elementi molto compromettenti. Ma il gran finale doveva ancora avvenire, negli uffici della questura, dove ad attenderli c'erano proprio loro due: la lucciola ed il travestito. I quali hanno avuto pochi dubbi nell'indicarli come gli occupanti dell'auto dalla quale erano partiti i colpi. Davanti all'evidenza, il più giovane del gruppo, l'unico minorenne, ha ammesso di essere il proprietario della pistola ad aria compressa, degli accessori e l'autore degli spari. Tutti e cinque sono stati segnalati all'autorità giudiziaria.

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