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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Dalla Scu al bene comune, la nuova sede della Forestale

La villa immersa nel verde che sorge alla periferia di Lecce, sulla via per Monteroni, al civico 119 del condominio Bellevista, confiscata alla criminalità. Il taglio del nastro della nuova sede

LECCE - Dal sequestro preventivo dei beni immobili in possesso alla criminalità organizzata alla confisca di ville ed edifici che tornano per il bene comune, alle associazioni no profit, alle forze dell'ordine. Ormai la legge garantisce l'iter, anche se poi la burocrazia e la ricerca di fondi per rendere fruibili le strutture spesso ostacolano i progetti.

E senza poche difficoltà, questa mattina è stato inaugurata a Lecce la nuova sede del comando stazione del Corpo forestale dello Stato. Una villa immersa nel verde che sorge alla periferia di Lecce, sulla via per Monteroni, al civico 119 del condominio Bellevista, appartenuta al clan di Squinzano della Scu, che un esponente di spicco dell'organizzazione criminale avrebbe costruito con illeciti riconducibili al riciclaggio di denaro sporco.

Milleseicento metri quadrati, pini secolari, un piccolo promontorio che rimanda alla collina, tre piani, di cui uni interrato, per 450 metri quadrati di superficie coperta, una villa da sogno, insomma. Che ora, dopo circa sei anni di iter a suon di carte bollate e finanziamenti balbuzienti accoglierà finalmente il Corpo forestale.

Tante la autorità che hanno partecipato questa mattina al taglio den nastro per l'inaugurazione della nuova sede: il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano, il prefetto di Lecce Mario Tafaro, il procuratore capo della Repubblica di Lecce Cataldo Motta, il sindaco di Lecce Paolo Perrone, il presidente della Provincia Antonio Gabellone. Per la Forestale c'erano ovviamente le massime autorità, il comandante provinciale Mario Mazzeo, il comandante regionale Giuseppe Silletti, il capo del Corpo Forestale della Stato Cesare Patrone.

Tanti gli interventi che si sono succeduti prima del taglio del nastro. Ad aprire la cerimonia il comandante provinciale Mazzeo, il quale ha esordito parlando di "un percorso lungo ma che alla fine ha dato i risultati sperati, soddisfacendo nel necessità logistiche del Corpo, con una comando stazione che è la sede distaccata del comando provinciale".

L'intervento di Mazzeo ha toccato poi il punto principale, comune a tutti gli altri discorsi che si sono succeduti, vale a dire "il valore simbolico di questa restituzione alla collettività di un bene confiscato alla criminalità organizzata per rendere socialmente utile un immobile che edificato con altri presupposti".

Il taglio del nastro è poi stato affidato al sottosegretario Mantovano, che nel suo intervento ha preannunciato che tra qualche settimana a Squinzano un altro immobile appartenente alla criminalità diventare la nuova sede della stazione dei carabinieri. Il discorso di Mantovano nel filmato in allegato.

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