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Cronaca Porto Cesareo

Oltre duemila ricci pescati nella riserva marina: denunciati in tre

I finanzieri hanno sequestrato l’attrezzatura dei sub, nei pressi di Torre Lapillo: hanno prelevato gli esemplari nonostante il fermo biologico

TORRE LAPILLO (Porto Cesareo) – L’aspetto che i pescatori abusivi di ricci non avevano messo in conto è che i finanzieri erano più mattinieri di loro. All’alba, infatti, i militari hanno denunciato tre individui a Porto Cesareo, sorpresi con oltre duemila esemplari prelevati dai fondali dell’Area marina protetta.

Ad incappare nella “rete” dei controlli, intensificati nel periodo estivo, sono stati tre “amanti del mare”, ai quali sono stati sequestrati due gruppi di bombole completi di erogatori per scendere sott’acqua, una piccola imbarcazione utilizzata per raggiungere il punto dell’immersione. I ricci, intanto, sono stati immediatamente gettati in mare, per essere messi in salvo, al largo di Torre Lapillo, nei pressi del Bacino Grande.

L’operazione è cominciata questa mattina, intorno alle 5, grazie al sistema di videosorveglianza in dotazione al Consorzio di gestione dell’Area marina protetta del borgo ionico e denominato “Torre Costiere Vedette della Legalità”: sono stati gli “occhi elettronici” a consentire di monitorare i movimenti dei trasgressori. sino all’intervento dei militari delle fiamme gialle. A partire dai mesi di maggio e giugno, vige il fermo biologico per la pesca del riccio, pratica comunque vietata all’interno della riserva.

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