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Lunedì, 29 Aprile 2024
Controlli anche in due autolavaggi / Otranto

Rifiuti speciali in una discarica abusiva, nei guai ditta edile: quattro denunce e sequestri

Pesanti le accuse nei confronti dell’impresa che risultava “gestore ambientale” e finita nel mirino della guardia costiera di Otranto: scovati circa quindicimila metri cubi di rifiuti speciali in un terreno di 7500 metri quadri

OTRANTO – Scaricava rifiuti speciali in una discarica abusiva pur avendo come requisito quello di “gestore ambientale”: sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti e gestione di una discarica abusiva i responsabili di una ditta edile, operante nell’hinterland magliese, sul territorio provinciale di Lecce, finiti nel mirino dei controlli operati dai militari della guardia costiera di Otranto, sotto il comando del tenente di vascello (CP) Francesco Walter Di Marco ed il coordinamento della Procura della Repubblica di Lecce.

Tre mesi di attività investigativa, confluiti nella cosiddetta operazione “Loris”, hanno portato, infatti, a verificare come un’impresa edile, peraltro qualificata come gestore ambientale, avrebbe creato e gestito una discarica abusiva, in accordo con i proprietari del terreno, dove sarebbero confluiti volumi di scarti edili da vari cantieri al fine dello smaltimento di inerti, rifiuti speciali e anche pericolosi.

Il video dell'operazione

Sono state denunciate a piede libero quattro persone, con il conseguente il sequestro di un terreno di circa 7.500 metri quadri, sul quale sono stati rinvenuti oltre 15mila metri cubi di rifiuti speciali, anche di natura pericolosa e peraltro miscelati tra loro. Sottoposti a sequestro anche i mezzi impiegati per il trasporto dei rifiuti.

Sempre in tema di controlli in materia ambientale, i militari dell’ufficio circondariale marittimo idruntino hanno proceduto durante gli scorsi giorni nei confronti di due soggetti, titolari di altrettanti autolavaggi nella provincia di Lecce.

In particolare, i soggetti sono stati deferiti alla competente autorità giudiziaria poiché avrebbero commesso gravi violazioni in materia di scarichi idrici, fra cui l’assenza dei previsti titoli autorizzativi ambientali per lo svolgimento dell’attività e lo scarico abusivo al suolo dei reflui prodotti dal ciclo di lavaggio dei veicoli, che per definizione normativa sono classificati come scarichi industriali. Per entrambe le attività sono scattati i provvedimenti di sequestro relativamente all’area, attrezzature ed impianti.

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