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Cronaca

Droga nascosta sotto il tappetino dell’auto dei carabinieri, la sentenza: un anno e 8 mesi

Hanno patteggiato un anno e otto mesi, più 4mila euro di multa, i due leccesi appena maggiorenni finiti nei guai il 23 febbraio scorso durante un controllo stradale dei militari a Surbo

LECCE - Hanno chiuso il loro conto con la giustizia, patteggiando un anno e otto mesi di reclusione, più 4mila euro di multa, i due leccesi appena maggiorenni arrestati il 23 febbraio scorso dopo un controllo, a Surbo, nel corso del quale furono trovati in possesso di marijuana per circa 90 grammi.

Entrambi, difesi dall’avvocato Giovanni Tarantino, nei giorni scorsi hanno concordato la pena con il giudice Michele Toriello che ha concesso a ciascuno il beneficio della pena sospesa e la revoca della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria alla quale erano sottoposti dal 26 febbraio.

Parte dello stupefacente (3,48 grammi suddivisi in tre involucri), uno degli imputati, E.N., tentò di occultarla nell’auto dei carabinieri, sotto al tappetino, durante il tragitto verso casa sua, dove i militari avevano avuto l’ordine di eseguire la perquisizione, in seguito alla scoperta di sostanza stupefacente nel mezzo, una Fiat 500, parcheggiato nel centro commerciale “Mongolfiera”, alle spalle del cinema multisala “The Space”, a bordo del quale c’erano S.G., e anche un minorenne.

In particolare, nell’abitacolo, sotto il sedile anteriore del lato passeggero, “spuntarono” 83 grammi e mezzo di “erba” e due buste chiuse in cellophane ermeticamente con altri 1,3 grammi della stessa sostanza. Addosso a E.N., invece, i militari trovarono altri 7,4 grammi di marijuana, distribuiti in cinque involucri nascosti negli indumenti intimi e ulteriori 6,2 grammi, anche questi in cinque involucri, nella tasca dei pantaloni.

Al termine dei controlli, furono sequestrati complessivamente 93,35 grammi di droga, dai quali si sarebbero potute ricavare 363 dosi, ma anche gli strumenti necessari per svolgere l’attività illecita, nello specifico un bilancino di precisione e 64 bustine di cellophane, con i quali stavano armeggiando i giovani all’arrivo dei carabinieri.

Dopo aver trascorso tre giorni ai domiciliari, i due amici ottennero la misura meno restrittiva dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria che, come anticipato, è stata revocata in sede di patteggiamento.

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