rotate-mobile
Cronaca Gallipoli

Dune di pregio e dune private. E le polemiche di sabbia

Il progetto di tutela ambientale del litorale sud genera qualche mugugno: spiaggia libera sempre più "blindata". Potenziato anche l'intervento del tratto finale del Canale dei Samari

I lavori di riqualificazione e tutela ambientale del litorale sud di Gallipoli volgono ormai la termine. E con essi continuano a sollevarsi da più parti delle piccole polemiche, per così dire,...di sabbia. Gli interventi per la salvaguardia e la creazione di "strutture e infrastrutture finalizzate alla fruizione compatibile ed alla conoscenza delle aree naturali protette" rientrano nell'ambito di uno dei tre progetti inseriti nel programma del "POR Puglia 2000-2006 - PIS 14 Turismo, Cultura e Ambiente nel Territorio del Sud Salento" che ha consentito al Comune ionico di usufruire di una disponibilità finanziaria di 350 mila euro. Interventi che in buona sostanza hanno determinato il posizionamento di staccionate, paletti e dissuasori mobili in alcuni tratti del litorale sabbioso atti ad impedire l'accesso dei pedoni o dei mezzi motorizzati. Più nello specifico le "barriere" in legno e acciaio rivestito in legno, vengono utilizzate per preservare le aree dunali protette (segnalate anche con cartelli) che rientrano nella perimetrazione del Parco Naturale regionale Isola di Santa'Andrea-Litorale di Punta Pizzo. Nulla da eccepire, anzi. Il progetto della società Sud Project di Casarano prosegue secondo copione. E i lavori sono eseguiti dalla ditta Cama S.r.l, aggiudicataria della relativa gara d'appalto. E ancora, gli interventi di tutela ambientale si sono "incrementati" in corso d'opera, in quanto il Comune ha richiesto alla Direzione dei Lavori di "apportare alcune modifiche relativamente al posizionamento di alcune staccionate in legno di protezione delle aree boscate, al fine di meglio preservare non solo la pineta, ma anche le aree limitrofe costituite da radure colonizzate da vegetazione minacciata dalla presenza estiva di auto e caravan".

Detto, fatto! E con l'approvazione della relativa perizia di variante presentata dalla Sud Project si è provveduto a potenziare le "difese" naturali delle dune di pregio del litorale gallipolino. Così come sono stati acquistati oltre 500 nuovi paletti in legno e le relative corde di delimitazione per isolare i depositi di sabbia che si formano a ridosso dei muretti ai margini della strada sulla litoranea sud. Ma se da un alto la tutela dell'ambiente e delle dune non può che trovare concordi cittadini e turisti, dall'altro non manca qualche mugugno di troppo. In particolare tra chi, transitando sulla litoranea in questo periodo, non ha potuto fare a meno di notare la crescita esponenziale dei divieti di accesso all'arenile. Porzioni di spiaggia libera sempre più ridotte al lumicino e nuovi varchi ostruiti da recinzioni e staccionate "protettive". E non solo. Oltre alle esigenze della fruizione eco-compatibile (e condivisibile) del Comune che ha inibito l'accesso ad alcune aree dunali e disposto il riposizionamento della staccionata nonché delle passerelle previste in origine al fine di consentire una migliore salvaguardia delle flora e della fauna, c'è un altro aspetto. Ovvero che le staccionate ora delimitano totalmente anche tutte quelle zone "a singhiozzo" delle aree demaniali che ricadono nella proprietà privata. Dune e sabbia privata, dunque. E non si tratta delle zone cedute in concessione ai gestori degli stabilimenti balneari. Ma di tutte quelle che rientrano nella nuda proprietà della Praia del Sud sul fronte mare della Baia verde. Zone in cui oltre alle "doppie" staccionate in legno sono apparsi cartelli inequivocabili con la dicitura: "Proprietà privata-divieto di accesso". Da qui le polemiche di...sabbia: tra staccionate a iosa, paletti, aree private e stabilimenti privati (e strisce blu per i parcheggi a pagamento) la prossima estate dove si potrà andare al mare, liberamente, sul litorale sud di Gallipoli?

Il tutto mentre gli interventi di tutela delle dune del parco naturale si intersecano anche con i contestuali lavori di riqualificazione del tratto finale del Canale dei Samari. Anche qui staccionate in legno al posto del vecchio guardrail e sistemazione della pineta adiacente al canale di sbocco a mare. Un progetto redatto nell'ambito nel Piano di intervento comunitario Interreg III-Italia-Albania relativo alla valorizzazione delle aree umide di pregio ambientale. Al Comune di Gallipoli è destinata in quest'ambito una quota parte di oltre 141 mila euro. Di questi ben 85mila sono proprio destinati agli interventi di riqualificazione del Canale dei Samari sulla base della stima economica sempre affidata alla società Sud Project che ha redatto il progetto definitivo.

Dune di pregio e dune private. E le polemiche di sabbia

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dune di pregio e dune private. E le polemiche di sabbia

LeccePrima è in caricamento