Eseguita ispezione: emorragia ha stroncato il centauro

LECCE - L'emorragia dovuta al politrauma toracico-addominale non gli ha lasciato scampo. Troppo il sangue perso e per questo sarebbe stato forse impossibile salvare la vita di Marco Rizzo. E' stata eseguita questa mattina, presso la camera mortuaria dell'ospedale "Vito Fazzi" di Lecce, l'ispezione esterna al cadavere dell'operaio 31enne di Nardò, tragicamente deceduto nella serata di ieri, dopo un incidente avvenuto lungo la Gallipoli-Sannicola. Le ferite, in prima battuta, sebbene non trascurabili, non erano probabilmente sembrate tali da prefigurare la possibilità di un decesso, avvenuto, però, intorno alle 21, nonostante i tentativi dei medici di salvare la vita a Rizzo.

Il sostituto procuratore presso il tribunale di Lecce, Emilio Arnesano, ha dunque richiesto la consulenza del medico legale, per fare piena luce sul caso. L'incarico è stato affidato a Roberto Vaglio. Gli accertamenti non finiscono qui, però. Alla visita esterna seguirà, comunque, anche l'autopsia, che sarà eseguita fra domani e dopodomani.

Rizzo è stato soccorso dai medici del 118, con "codice giallo", dopo che, presumibilmente, nella tarda mattinata di ieri, ha perso il controllo della sua moto lungo la strada per Lido Conchiglie, andando a schiantarsi contro un muro di cinta di un'abitazione, riportando diverse fratture. In serata, però, le condizioni sono peggiorate ed i medici del "Fazzi" hanno sottoposto il giovane ad un intervento chirurgico. Purtroppo, però, non c'è stato niente da fare. La ricostruzione della dinamica è affidata ai carabinieri della compagnia di Gallipoli.