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Cronaca

Estimi, la partita si riapre: l'Agenzia delle entrate ricorre al Consiglio di Stato

L'Amministrazione delle entrate non si ferma alla sentenza del Tar che lo scorso luglio aveva sospeso la revisione delle classi di appartenenza degli immobili richiesta dal Comune di Lecce. Adoc, Adusbef e Codacons, si costituiranno in giudizio

LECCE – La partita ora si riapre per tutti i proprietari di immobili che si erano visti sospendere, grazie alla sentenza del Tar di Lecce dello scorso luglio, la revisione delle classi di appartenenza richiesta dal Comune di Lecce all’Agenzia del territorio. Che, procedendo alla revisione del classamento delle due principali microzone della città, aveva in effetti constatato la necessità di procedere all'aggiornamento in base ai parametri di legge.

Ma queste argomentazioni tecniche, insieme ad altre di natura amministrativa e politica, sono state confutate davanti ai giudici amministrativi di primo grado che avevano quindi accolto i ricorsi presentati da un gruppo di associazioni a tutela dei consumatori. 

Tutto, adesso, torna di nuovo in gioco perché, dopo la sentenza del Tar di Lecce, l’Agenzia delle entrate ed il ministero dell’Economia, tramite l’Avvocatura generale dello Stato, hanno impugnato davanti al Consiglio di Stato proprio quella sentenza. La prima udienza per la sospensiva sarà chiamata davanti al Consiglio di Stato il prossimo 27 novembre.

Ma tre associazioni per la tutela del cittadino, Adoc, Adusbef e Codacons,  che già si avevano difeso le ragioni dei proprietari in prima sedeavvertono che “nei prossimi giorni si costituiranno in giudizio per difendere i diritti e le ragioni dell’intera città”.

Nulla cambia con riferimento a chi ha presentato ricorso innanzi alla Commissione tributaria provinciale – tengono a dire -, considerando che i giudici tributari stanno progressivamente annullando gli avvisi di accertamento per ragioni simili ma diverse rispetto a quelle prospettate dal Tar di Lecce, che ha invece centrato la propria analisi sull’illegittimità della procedura amministrativa seguita dal Comune di Lecce e dall’Amministrazione delle entrate”.

“Adesso ci si aspetta l'adesione forte da parte del Comune alle ragioni difese dalle associazioni dei consumatori – concludono le tre associazioni -, e si fa quindi un forte appello affinché il Comune di Lecce si costituisca in giudizio difendendo le ragioni della impareggiabile sentenza emessa dal Tar Lecce”. Intanto, per gli altri cittadini che non hanno fatto ricorso alla Commissione tributaria provinciale tutto dipenderà dagli esiti del giudizio innanzi al Consiglio di Stato.

La base di calcolo per la seconda rata Imu.

A proposito di rendite catastali, questa mattina in Commissione Bilancio, a Palazzo Carafa, si è discusso, nell’ambito del bilancio previsionale del 2013, del pagamento della seconda rata dell’Imu. Su sollecitazione di Carlo Salvemini, di Lecce Bene Comune, l’assessore ai Tributi, Attilio Monosi, ha precisato che la base di calcolo Imu - per i proprietari immobiliari che hanno ricevuto, entro il 31 dicembre 2012, gli avvisi di accertamento catastale relativi all'aumento della rendita - resta quella vecchia non rivalutata. In sede di pagamento quanti hanno eventualmente pagato la prima rata sulla nuova rendita potranno naturalmente portare in compensazione il maggiore importo già versato. L’ufficio Tributi si incaricherà di comunicare precisazione con un proprio provvedimento formale​

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