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Cronaca

Evade i domiciliari per un nuovo giro con l’auto su Piazza Mazzini e finisce in carcere

Stesso copione di due giorni fa stanotte nel centro di Lecce. Ma stavolta il 47enne di Lequile, al volante del mezzo, è stato bloccato dopo un inseguimento dai poliziotti. Ora si trova nel penitenziario di “Borgo San Nicola”

LECCE - Si era reso protagonista dell’episodio avvenuto due giorni fa, quando al volante di una Jeep Compass era salito su Piazza Mazzini, nel centro di Lecce, e nello stupore e nella preoccupazione generali aveva compiuto vorticosi giri e costeggiato la fontana.

Il copione si è ripetuto anche stanotte, intorno all’1, solo qualche ora dopo che i carabinieri della stazione di Cavallino avevano arrestato, su disposizione del gip Alcide Maritati, lo stesso conducente, Carmelo De Leo, 47enne di Lequile, ma per il reato di stalking, nell'ambito di un'indagine già aperta da un paio d'anni sul suo conto dal pubblico ministero Luigi Mastroniani.

I poliziotti delle volanti, giunti sul posto, dopo la segnalazione di alcuni cittadini, si sono così messi repentinamente sulle sue tracce ed è nato uno spericolato inseguimento, durato dieci minuti, per le vie della città, perché alla vista degli agenti, l'automobilista che sopraggiungeva da via Oberdan in direzione della piazza, ha accelerato, girando velocemente in direzione di via Trinchese. Per fortuna, la vettura che nella fuga aveva anche percorso contromano alcune strade, non ha colliso con altri veicoli o travolto persone.

Alla fine, De Leo non ha avuto scampo: è stato fermato nei pressi della Questura, in viale Otranto, con l'aiuto di altre volanti e del personale della polizia locale e dei carabinieri.

Ora,  si trova  nel penitenziario di “Borgo San Nicola”. Risponde di evasione e resistenza a pubblico ufficiale, oltre a tutte le relative violazioni al codice della strada.

La prima volta era stato identificato grazie ai video ripresi con i cellulari dai passanti che avevano assistito alla sua “esibizione”, attraverso i quali era stato possibile estrapolare il fotogramma della targa del Suv. Gli stessi filmati hanno poi arricchito il fascicolo d'inchiesta che, come anticipato, era già stato aperto sul suo conto per atti persecutori e sfociato nell'ordinanza di custodia cautelare.

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