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Cronaca

Falsa testimonianza nei riguardi di due tifosi, imputati Lopez e la moglie

La coppia ha chiesto e ottenuto di essere giudicata con il rito abbreviato. Il processo si aprirà il 9 giugno davanti al giudice Alcide Maritati. In aula, come parte civile i supporter del Lecce

LECCE - Da vittime sono divenuti imputati e dovranno rispondere di falsa testimonianza nel processo che si discuterà il 9 giugno con l’abbreviato. Sott’accusa davanti al giudice Alcide Maritati, ci saranno l’ex calciatore giallorosso Gasco Walter Alberto Lopez, di 36 anni, e sua moglie, Stefania Spinedi Cracium, di 34, che in mattinata hanno chiesto e ottenuto di essere giudicati col rito speciale.

In aula come parte civile ci saranno anche due tifosi del Lecce. Tutto infatti ebbe inizio proprio nel processo in cui questi rispondevano delle minacce rivolte a Lopez, davanti a moglie e figlioletti, a seguito della partita nel campionato di serie C del 19 aprile 2015 contro il Foggia, per esortarlo a informare gli organi di stampa dei presunti, mancati pagamenti ai calciatori da parte dei Tesoro. Non solo. Stando al racconto fornito dalla coppia agli inquirenti i due supporter avrebbero inveito e offeso il calciatore perché questo non avrebbe salutato i tifosi al termine del match.

Le indagini difensive condotte dall’avvocato Giuseppe Milli, però, dimostrarono l’infondatezza delle accuse, tanto che il giudice della prima sezione penale del tribunale di Lecce Stefano Sernia emise un verdetto assolutorio rinviando gli atti alla Procura per falsa testimonianza nei riguardi dei coniugi.

In particolare, i due, ascoltati durante il dibattimento, nell’udienza del 20 dicembre del 2018, avrebbero mentito in merito alla circostanza che inseguito all’incontro con un gruppetto di tifosi, sotto la loro abitazione, questi avessero soggiornato per due notti (del 19 e del 20 aprile del 2015) nell’hotel Tiziano, a Lecce.

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