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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Nardò

Famiglie rovinate dai videopoker. Sequestri e denunce

Le lettere alla guardia di finanza, con richieste di aiuto. Ed i blitz in attività comemrciali di Galatina, Torre dell'Orso, Merine, Nardò e San Cesario. Diciotto i sequestri, quattro le denunce

LECCE - E' la famiglia questa volta a chiedere aiuto, tra cui un giovane di 18 anni: aiuto per quei mariti e padri che sperperano tutti i loro guadagni ai videopoker illegali. Il vizio del gioco, una vera e propria malattia per chi viene preso dall'irrefrenabile voglia di inserire il proprio denaro in quelle macchinette, nella vana speranza di arricchirsi. Per contrastare il fenomeno sono prontamente intervenuti i militari della guardia di finanza, che intensificando i controlli, hanno posto sotto sequestro diciotto videopoker, ubicati in diversi esercizi commerciali sparsi per la provincia.

Controlli sono stato fatti a Galatina, Torre dell'Orso, Merine, Nardò e San Cesario. Nel mirino dei finanzieri sono finiti bar, circoli privati e tabaccherie, che generalmente ospitano questo tipo di macchine per intrattenimento. Apparentemente sembrano normali videogiochi, e senza neanche inserire alcuna moneta un qualunque avventore può sedersi ed iniziare a giocare. Ma non appena viene digitata una particolare combinazione, ecco che compare il videopoker. Il quale però viene immediatamente resettato dal gestore dell'esercizio commerciale, premendo un telecomando che ha in tasca, ogni qual volta che dei volti "sospetti" si avvicinano alle macchine. Volti che in quei casi appartengono ai finanzieri in borghese.

Tra i tanti blitz effettuati, uno in un tabaccheria di Nardò. Quattro le macchinette presenti all'interno del locale, tutte illecite, anche se quelle accese con davanti le persone che giocavano erano solo due. La sanzione amministrativa prevista per la violazione delle norme del testo unico sulla pubblica sicurezza è di 4mila euro per ogni apparecchio illecito, che vanno a colpire sia il titolare del locale in cui si trovano, sia il distributore. Quattro persone sono state anche denunciate all'autorità giudiziaria con l'accusa di gioco d'azzardo. In un bar di Nardò sono state sequestrate ben sette macchinette, con una multa di ben 28mila euro. E' importante, quindi, distinguere fra le apparecchiature lecite, regolarmente collegate al sistema informatico del monopolio di Stato, e quelle che invece rappresentano una fonte di profitto per gestori e produttori. Che purtroppo spesso coincide con la rovina di tante famiglie.

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