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Cronaca

“Febbre da cavallo”, il verdetto: tredici condanne e tre assoluzioni

Emessa la sentenza nel processo d’appello nato dalle indagini su una presunta organizzazione che avrebbe gestito corse clandestine, somministrando farmaci dopanti agli animali per renderli più performanti

LECCE - Arriva il verdetto nel processo dall’appello nato dall’operazione denominata Febbre da cavallo, su una presunta organizzazione che avrebbe gestito corse clandestine di cavalli, somministrando farmaci dopanti agli animali per renderli più performanti.

La Corte presieduta dal giudice Nicola Lariccia, ieri, si è così pronunciata nei riguardi dei sedici imputati che avevano impugnato la sentenza emessa nel novembre del 2019 dal giudice Fabrizio Malagnino: tre anni e sette mesi di reclusione per Piero Alemanno, detto “Piero”, 51 anni, di Gallipoli; quattro anni e nove mesi per Vincenzo Cosimo Astore, detto “Mimino”, 61, di Racale; quattro anni e tre mesi a testa per Salvatore Lezzi, detto “Tonino”, 68, di Copertino, Fabrizio Picca, detto “Fabrizio” o “Paghiara”, 53 anni, di Taviano, e per Giuseppe Luigi Olimpio, detto “Luigi”, 45, di Taviano; un anno, col beneficio della pena sospesa, per Cosimo Ilario Picca, detto “Ilario” o “Paghiara”, 48enne di Taviano; tre anni e nove mesi per Salvatore Capone, detto “Totò”, 56enne di Taurisano; un anno (col beneficio della pena sospesa) per Quintino Tamborrini, 59enne di Neviano; un anno e un mese (col beneficio della pena sospesa) per Ettore Manni, 55enne di Taurisano;  otto mesi (pena sospesa) per Filippo Schiavano, 37enne di Taurisano; due mesi per Cesare Gregorio Bruno, detto “Cesare”, 71enne di Nardò; un anno e un mese (pena sospesa) a testa per Claudio Dell’Anna, detto “Claudio di Nardò”, 57enne di Nardò, e  Nicola Zuccaro, detto “Nicolino”, 78enne di Nardò.

Sono stati invece assolti per non aver commesso il fatto: Luigi Rausa, 50enne di Scorrano (condannato in primo grado a un anno e quattro mesi, pena sospesa); e Luciano De Luca Amato, 64enne di Scorrano (al quale erano stati inflitti sei mesi pena sospesa) e Salvatore De Luca Amato, 67enne di Scorrano (condannato in primo grado a due anni e 4 mesi) .

E’ stata confermata nel resto la sentenza che aveva riconosciuto il risarcimento del danno da liquidarsi in separata sede al ministero della Salute e alla Onlus Horse Angels (rappresentata dagli avvocati Fabio Campese del Foro di Bari e  Mario Ciardo del Foro di Lecce), nei riguardi della quale era stata disposta una provvisionale di 10mila euro. Le motivazioni saranno depositate entro novanta giorni.

Gli imputati erano difesi dagli avvocati Biagio Palamà, Francesco Fasano, Vincenzo Blandolino, Dario Paiano, Vincenzo Del Prete, Luigi e Arcangelo Corvaglia, Salvatore Bruno. 

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