Follia a Torre Specchia, auto gettate dalla scogliera
Una Lancia Y ed una Toyota Corolla spinte nel cuore della notte giù dagli scogli. Recuperate dal nucleo Saf dei pompieri. Indagano i carabinieri. I mezzi di alcuni ragazzi che stavano ad un concerto
Redazione
14 agosto 2011 10:49
TORRE SPECCHIA (Melendugno) - "Papà, vieni. L'auto è finita in mare". Ecco cos'ha dovuto sentire, poco prima dell'alba, chiamato sul cellulare dalla figlia, una delle vittime di una notte di follia nelle marine di Melendugno. Due auto, una Lancia Y ed una Toyota Corolla, sono state spinte nel cuore della notte giù dalla scogliera, sulla provinciale che collega San Cataldo a San Foca, nel tratto compreso fra quest'ultima località e Torre Specchia.
La ragazza, una commessa di Galatina di 21 anni, come tanti suoi coetanei, si trovava a una serata musicale dal vivo, in un locale all'aperto che sorge nelle vicinanze. L'altro sfortunato che ha ritrovato il suo veicolo scaraventato in mare è uno studente di Cavallino, di 20 anni. C'era dunque tanta gente, soprattutto ragazzi, in giro, ma a quanto pare nessuno ha visto i balordi in azione. E così, è stato il panico, per tutti i giovani coinvolti, loro malgrado, nella vicenda, al momento di rientrare a casa, quando hanno scoperto che le auto avevano fatto un volo di una decina di metri, finendo sugli scogli sottostanti. Ed ecco che un sabato di festa, in una zona popolata da lidi, si trasforma nell'apoteosi del vandalismo fine a se stesso.
Un gesto tanto insensato, quanto rischioso persino per gli stessi, ancora ignoti, teppisti che hanno deciso di mettere fine all'esistenza di quelle due auto, parcheggiate insieme ad altre in un punto del costone roccioso al quale si accede tramite un ingresso fra la vegetazione, direttamente dalla provinciale, e che viene impiegato come posteggio per i tanti avventori dei locali notturni. Perché qualcuno, nel buio, avrebbe magari rischiato di fare un volo insieme ai veicoli: sarebbe bastato inciampare, o rimanere accidentalmente incastrati in uno sportello. Sul terreno, ancora visibili segni di vetri infranti. Per spingere la Toyota e la Lancia verso il mare, i vandali hanno sfondato i cristalli, mettendo le marce a folle e togliendo i freni a mano.
Sul posto, questa mattina, sono intervenuti i carabinieri della stazione di Melendugno, dipendenti dalla compagnia di Lecce, gli agenti di polizia municipale, e i vigili del fuoco. I quali si sono adoperati per riprendere le due auto, letteralmente ribaltate, e adagiate sul fondale basso. Per le operazioni di recupero, è stato necessario in particolare l'intervento degli specialisti del nucleo Saf. Alcuni operatori si sono calati dalla roccia, per agganciare i mezzi ad un gru condotta appositamente dal comando provinciale di viale Grassi. Poi, i veicoli, sono stati caricati sui carri attrezzi. I militari, intanto, stanno aprendo un'indagine per cercare di capire chi possano essere i responsabili di una simile bravata.
La ragazza, una commessa di Galatina di 21 anni, come tanti suoi coetanei, si trovava a una serata musicale dal vivo, in un locale all'aperto che sorge nelle vicinanze. L'altro sfortunato che ha ritrovato il suo veicolo scaraventato in mare è uno studente di Cavallino, di 20 anni. C'era dunque tanta gente, soprattutto ragazzi, in giro, ma a quanto pare nessuno ha visto i balordi in azione. E così, è stato il panico, per tutti i giovani coinvolti, loro malgrado, nella vicenda, al momento di rientrare a casa, quando hanno scoperto che le auto avevano fatto un volo di una decina di metri, finendo sugli scogli sottostanti. Ed ecco che un sabato di festa, in una zona popolata da lidi, si trasforma nell'apoteosi del vandalismo fine a se stesso.
Un gesto tanto insensato, quanto rischioso persino per gli stessi, ancora ignoti, teppisti che hanno deciso di mettere fine all'esistenza di quelle due auto, parcheggiate insieme ad altre in un punto del costone roccioso al quale si accede tramite un ingresso fra la vegetazione, direttamente dalla provinciale, e che viene impiegato come posteggio per i tanti avventori dei locali notturni. Perché qualcuno, nel buio, avrebbe magari rischiato di fare un volo insieme ai veicoli: sarebbe bastato inciampare, o rimanere accidentalmente incastrati in uno sportello. Sul terreno, ancora visibili segni di vetri infranti. Per spingere la Toyota e la Lancia verso il mare, i vandali hanno sfondato i cristalli, mettendo le marce a folle e togliendo i freni a mano.
Sul posto, questa mattina, sono intervenuti i carabinieri della stazione di Melendugno, dipendenti dalla compagnia di Lecce, gli agenti di polizia municipale, e i vigili del fuoco. I quali si sono adoperati per riprendere le due auto, letteralmente ribaltate, e adagiate sul fondale basso. Per le operazioni di recupero, è stato necessario in particolare l'intervento degli specialisti del nucleo Saf. Alcuni operatori si sono calati dalla roccia, per agganciare i mezzi ad un gru condotta appositamente dal comando provinciale di viale Grassi. Poi, i veicoli, sono stati caricati sui carri attrezzi. I militari, intanto, stanno aprendo un'indagine per cercare di capire chi possano essere i responsabili di una simile bravata.
Redazione
14 agosto 2011 10:49
