Furti d’auto e nelle case, residenti di Aria Sana esasperati: “Noi abbandonati”

SAN CESARIO DI LECCE - Furti continui nelle abitazioni, auto rubate, sportelli delle utenze di luce e gas sradicati e portati via, e l’episodio di una residente strattonata e rapinata in strada: sono allo stremo, esasperati e allo stesso tempo pieni di rabbia gli abitanti del quartiere Aria Sana, sul territorio comunale di San Cesario di Lecce ma attaccato al capoluogo salentino, da qualche mese diventato territorio nel mirino di alcuni malviventi, che sembrano averlo designato territorio di conquista e delle loro costanti razzie.

La zona interessata è quella del comprensorio di vie tra il poligono e via San Cesario di Lecce (viale Gino Rizzo, via Ada Cudazzo, via Mario Ronzini, via Paladini, via Padre Ettore). Quanto agli episodi, non si conterebbero più, tanto che i cittadini dicono a chiare lettere di vivere nel terrore di un pericolo costante.

I criminali hanno “visitato” diverse abitazioni dove erano visibili i segni di effrazione e il passaggio dei malviventi; nel tempo, però, le tecniche d’azione sono diventate più elaborate, il che lascia presagire che ad operare siano professionisti del furto: in alcuni colpi messi a segno, infatti, gli ignoti sono riusciti ad aprire le serrature senza lasciare tracce di forzature sugli infissi per poi mettere a soqquadro gli appartamenti.

E ancora furti d’auto persino all’interno dei box, di arredo urbano, di alluminio per una condizione che sta portando gli abitanti di zona a rientrare in casa sempre guardinghi e a osservare in maniera sospetta chiunque si aggiri nel quartiere senza essere subito riconoscibile. In più di un’occasione è capitato di notare individui incappucciati aggirarsi con una torcia per ispezionare le vetture parcheggiate nel quartiere.

Ma l’elemento che più preoccupa è quel senso di silenzio e d’indifferenza con cui si stanno subendo gli episodi: “Non ne possiamo più – raccontano -, ci sentiamo ostaggi di questa situazione. Abbiamo presentato numerose denunce perché gli episodi sono diversi, ma le autorità, a parte raccoglierle, non fanno altro”.

I residenti stanno scrivendo una lettera alle istituzioni locali per rappresentare quanto sta avvenendo da almeno sei-otto mesi dentro e fuori le loro abitazioni e per sollecitare un intervento. La settimana prossima potrebbe esserci una riunione nel quartiere per fare il punto e per decidere come procedere per tutelarsi: “Viviamo nel senso d’impotenza – spiegano -, ma non vogliamo arrenderci e darla vinta ai malviventi. Anche le istituzioni però devono darci una mano concreta e ridarci sicurezza, perché il rischio è che tutto accada nel silenzio e nell’indifferenza”.

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