Igiene e lavoro nero, una discoteca rischia maxi-multa
Un vera e propria stangata da 63mila euro. Tanto potrebbe pagare, alla fine dei controlli dei carabinieri, che sono ancora in atto sulla documentazione, il titolare di un locale di Torre Chianca
Redazione
07 ottobre 2009 10:06
LECCE - Un vera e propria stangata rischia una discoteca che sorge sulla strada provinciale per Torre Chianca, marina di Lecce. Gli accertamenti sono ancora in corso ed i dati non del tutto definitivi, ma s'ipotizza fin da adesso che le sanzioni complessive possano arrivare a toccare quota 63mila euro. Una maxi-multa da capogiro.
Il locale notturno è uno di quelli finiti nel mirino dei carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Lecce, che nel fine settimana scorso (ma si è saputo soltanto oggi) hanno effettuato sopralluoghi molto minuziosi in diversi luoghi solitamente frequentati da giovani, accompagnati dai colleghi del nucleo antisofisticazioni e dell'ispettorato del lavoro, per verificare ogni tipo di possibile infrazione, sotto il profilo sanitario e per quel che riguarda il rispetto delle normative che regolano i rapporti di lavoro. E la situazione non sarebbe delle migliori, stando ai primi risultati.
Dal punto di vista igienico, le maggiori carenze riscontrate dai militari riguarderebbero la pulizia e la salubrità dei locali destinati a contenere o trattare gli alimenti. Non da meno l'idoneità dei servizi igienici del locale. Per quanto riguarda, invece, i rapporti di lavoro, su ventuno persone identificate all'interno, un primo controllo ha fatto emergere come quasi nessuno fosse del tutto in regola. Si tratta, comunque, di un dato che gli stessi carabinieri annunciano come parziale. E', infatti, al momento in corso un'analisi più approfondita di tutta la documentazione acquisita. Certo è che il gestore rischia di dover pagare più a 120 milioni delle vecchie lire, se saranno confermati molti dei dati acquisiti.
Il locale notturno è uno di quelli finiti nel mirino dei carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Lecce, che nel fine settimana scorso (ma si è saputo soltanto oggi) hanno effettuato sopralluoghi molto minuziosi in diversi luoghi solitamente frequentati da giovani, accompagnati dai colleghi del nucleo antisofisticazioni e dell'ispettorato del lavoro, per verificare ogni tipo di possibile infrazione, sotto il profilo sanitario e per quel che riguarda il rispetto delle normative che regolano i rapporti di lavoro. E la situazione non sarebbe delle migliori, stando ai primi risultati.
Dal punto di vista igienico, le maggiori carenze riscontrate dai militari riguarderebbero la pulizia e la salubrità dei locali destinati a contenere o trattare gli alimenti. Non da meno l'idoneità dei servizi igienici del locale. Per quanto riguarda, invece, i rapporti di lavoro, su ventuno persone identificate all'interno, un primo controllo ha fatto emergere come quasi nessuno fosse del tutto in regola. Si tratta, comunque, di un dato che gli stessi carabinieri annunciano come parziale. E', infatti, al momento in corso un'analisi più approfondita di tutta la documentazione acquisita. Certo è che il gestore rischia di dover pagare più a 120 milioni delle vecchie lire, se saranno confermati molti dei dati acquisiti.
Redazione
07 ottobre 2009 10:06
