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Cronaca

Il Comune tace: voi cosa fareste dell'ex stazione Agip?

E' l'edificio tra l'Obelisco e Porta Napoli, l'ex stazione di servizio carburanti dell'Agip rimasta in attività sino alla fine degli anni '90. Eppure la struttura ha la firma di un noto architetto

Aspetta di essere destinato a nuova vita e sarebbe un peccato se ciò non accadesse. E' l'edificio di fronte l'Obelisco, a due passi da Porta Napoli, l'ex stazione di servizio carburanti Agip rimasta in attività sino alla fine degli anni Novanta, periodo in cui le compagnie petrolifere, per rispettare la legge comunitaria che non vuole aree di rifornimento in città, dovettero fare le valigie e trasferirsi sui viali, sulle tangenziali, alla periferia dei centri urbani.

Da allora, l'avveniristica struttura, in pieno centro a Lecce, è rimasta abbandonata a se stessa . Anzi. Oggi è utilizzata dagli ambulanti che espongono la loro merce al riparo dal sole e della pioggia grazie all'enorme pensilina in cemento che si affaccia a ridosso di viale degli Studenti, tipica delle stazioni Agip a strisce gialle e nere che tra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta iniziarono a spuntare a Milano per poi "invadere" tutto il territorio nazionale.

La struttura ora è di proprietà comunale e dall'assessorato all'Urbanistica del Comune di Lecce giunge la conferma che per quanto ghiotta è l'idea di utilizzare l'ex stazione carburanti per un'altra attività commerciale (da dare in concessione ai privati?), nessuno si è fatto ancora avanti.

Eppure l'edificio è di grande prestigio e si trova in uno dei punti strategici della città. L'architetto che all'epoca firmò i progetti per la realizzazione delle tipiche stazioni di servizio Agip sfidando la diffidenza delle amministrazioni comunali degli anni '50, è Mario Bacciocchi, il quale "ha risolto con un edificio esemplare, la cui architettura ben esprime l'immagine dinamica dell'industria dei trasporti e il mondo dei motori al quale con fiducia ed aspirazione si guardava all'inizio degli anni Cinquanta". E ancora: "Dominano l'edificio e ne determinano l'immagine fortemente plastica la rotondità della testata, i poderosi sbalzi delle pensiline, lo svuotamento dei volumi alle testate dei due piani, i diffusi elementi di dettaglio con cui sono risolti angoli, sempre arrotondati, cornici e mensole… Osservando l'edificio non c'è punto di vista che non metta in evidenza l'originalità del progetto; sembra di essere di fronte alla tolda di una nave, ma le pensiline sono ‘ali' di un aviogetto, e tornano alla mente le linee fluenti della carrozzeria di una automobile degli anni Cinquanta".

I passaggi virgolettati sono presi dal sito (https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/3m080-00076/), che riporta anche immagini dettagliate sulle vecchie stazioni di servizio Agip dell'epoca. Caso "storico" di riconversione, per sempio, è la vecchia stazione Atm di Milano in zona Brera, Porta Garibaldi, in via Bastioni di Porta Volta, trasformata in bar e che tutt'oggi resiste come tra i locali più di tendenza.

Ma tonando a Lecce, per la vecchia ex stazione Agip il Comune dovrà per forza di cose farsi venire in mente qualcosa. D'altronde, se l'obiettivo è quello di trasformare la zona di Porta Napoli, ormai riqualificata grazie ai fondi comunitari, in una sorta di ingresso, di approdo principale per le flotte di turisti che giungono a Lecce, è impensabile che in assenza di progetti da parte dei privati, l'amministrazione pubblica scelga il silenzio.

E allora, è plausibile immaginare, se non un area ristoro, pub, take away, bar, un altro punto di informazione turistico decentrato rispetto a quello inaugurato di recente in corso Vittorio Emanuele? Vuole, il Comune di Lecce, lanciare un concorso di idee per dare nuova vita ad un pezzo di storia italiana incastonato tra Porta Napoli e l'Obelisco? Per intanto ci proviamo noi.

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